Prima vittoria Slam per Matteo Berrettini: il laziale va sotto di un set contro il lucky loser tedesco Oscar Otte, ma da metà del secondo prende il comando del match e domina senza intoppi. Resta un giocatore da pochi scambi, ma l'essere cresciuto sulla terra lo aiuta. Secondo turno possibile contro Gilles Muller o Ernests Gulbis.Dopo il meritato ingresso nei primi 100, Matteo Berrettini ha avuto bisogno di qualche settimana di assestamento, per prendere confidenza con la nuova dimensione della propria carriera. Da Miami in avanti ha perso qualche partita di troppo, ma il gran tennis giocato nella sua Roma ha mandato segnali di ripresa importanti, che il Roland Garros prova a confermare. Per ora l’ha fatto dal piccolo Campo 6, che nel cuore del tennista laziale avrà sempre un ruolo speciale, indipendentemente dalle pieghe che assumerà il suo futuro, visto che la prima vittoria Slam non si scorda mai. Il ragazzone della Capitale, classe 1996, se l’è presa contro il tedesco Oscar Otte, uno dei tantissimi lucky loser (ben otto, metà degli sconfitti al turno finale delle qualificazioni) ad aver trovato un posto nel main draw, in virtù dei tanti forfait dell’ultimo minuto. Gli hanno regalato una seconda chance, ma Berrettini gliel’ha strappata di mano in meno di due ore, spuntandola per 3-6 7-5 6-2 6-1. Dice tutto il punteggio: il romano ha avuto bisogno di un set e mezzo per prendere confidenza col suo primo Roland Garros, ma a metà del secondo è riuscito a mettere al loro posto tutti i tasselli del suo tennis, ha scollinato dal 5-5 e poi ha finito col dominare, grazie a una superiorità evidente, in un match da cemento con davvero pochi scambi. Otte è un discreto giocatore, emerso un po’ dal nulla nel 2017, quando ha trovato continuità a livello Challenger meritandosi un posto nei primi 150 del mondo. Ma era pur sempre alla sua prima partita in carriera nel circuito maggiore, e nel suo tennis non ci sono chissà quali soluzioni: serve bene, cerca di comandare il punto, ma quando trova un giocatore che serve meglio e da fondocampo ha più armi il suo compito diventa molto molto più difficile.L’IMPORTANZA DELLA SMORZATA
Un brutto turno di battuta a metà del primo set (l’unico di tutto l’incontro in cui ha concesso palle-break) è costato fin troppo caro all’allievo di Vincenzo Santopadre, ma non è bastato a cambiare gli equilibri in campo. Matteo ha continuato a mettere grandissima attenzione su tutti i punti, cercando rapidamente di chiudere lo scambio con la combinazione servizio-diritto ma difendendosi anche bene, e alla lunga la partita ha preso la sua direzione. Non è riuscito a sfruttare tre set-point (in risposta) sul 5-4 del secondo set, ma l’occasione è tornata due game dopo e Otte, tanto bravo a difendere le chance offerte, ha commesso un doppio fallo che ha segnato la fine del suo match. Dall’inizio del terzo set il 24enne di Colonia è calato, Berrettini ha preso il comando del match e gli sono bastati 50 minuti per vincere terzo e quarto, e chiudere con una palla corta, retaggio di una formazione svolta per buona parte sulla terra battuta. Vedere un giocatore da servizio e diritto che la maneggia con tale sicurezza è piuttosto raro, tanto che proprio la smorzata può diventare un’arma importante nel bagaglio dell’azzurro, magari per togliersi dai guai in situazioni delicate. Tuttavia, oggi non ne ha avuto particolare bisogno, prendendosi un meritato successo che lo porta per la prima volta al secondo turno di un torneo del Grande Slam, e lo spinge a un passo dai primi 90 del ranking ATP. Dalle sue parti la classifica è piuttosto corta, e fare strada nei Major è il modo più rapido per scalarla. Un’informazione da tenere presente in vista di un secondo turno che non sembra proibitivo, contro Gilles Muller o Ernests Gulbis. Il primo sulla terra (anche se quella di Parigi è molto rapida) non è irresistibile, mentre il secondo al Roland Garros ci ha giocato una semifinale quattro anni fa, ma nelle qualificazioni è parso tutto fuorché imbattibile. Sarà un match aperto.
ROLAND GARROS UOMINI – Primo turno
Matteo Berrettini (ITA) b. Oscar Otte (GER) 3-6 7-5 6-2 6-1
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