Fabio Fognini si sbarazza in un paio d'ore anche dell'ostacolo Ymer, e con il minimo sforzo è al terzo turno del Roland Garros. Un dato molto positivo, per il fisico e la mente. La forma sembra ottima, e il tabellone (sfiderà Edmund per un posto agli ottavi) è molto interessante. L'Italia ha tre uomini al terzo turno: a Parigi non succedeva dal lontano 1989.Per la prima volta dal 1989 l’Italia avrà di nuovo tre giocatori al terzo turno del Roland Garros maschile. Alla fine dei mitici eighties erano stati Omar Camporese, Francesco Cancellotti e Claudio Pistolesi, mentre 29 anni dopo saranno Matteo Berrettini, Marco Cecchinato e Fabio Fognini. Il piccolo record era nell’aria dopo i successi di mercoledì dei primi due, ma mancava la conferma del giocatore più atteso della nostra pattuglia, l’unico che sui campi della Ville Lumière è arrivato anche nei quarti di finale, grazie alla rocambolesca cavalcata targata 2011. Una conferma che si è fatta attendere solamente un paio d’ore, in un duello mai in discussione contro lo svedese Elias Ymer, ex grande promessa dalla storia particolare, ma non ancora in grado di confermarsi a livello ATP, tanto che la prima partita Slam l’ha vinta proprio in questo Roland Garros. A 22 anni ha ancora tutto il tempo necessario per emergere, ma per ora non ha neanche lontanamente il tennis di Fognini, che sul Campo 18 l’ha spuntata per 6-4 6-1 6-2, giocando un match molto simile a quello vinto due giorni prima contro Pablo Andujar. Il ligure ha avuto giusto qualche grattacapo nel primo set, quando ha rischiato un paio di volte di perdere la battuta per primo e dal 5-2 ha smarrito due game di fila. Ma con un nuovo break nel decimo gioco ha chiuso il set e poi ha passeggiato fino alla conclusione, contro un avversario con poche armi per metterlo in difficoltà. Lo scorso anno a Stoccolma era finita 9-7 al tie-break del terzo set, con un match-point cancellato dal ligure, ma si giocava su un campo rapidissimo, che aveva ridotto all’osso gli scambi. Sulla terra, invece, Fabio ha più margine e il tennis di Ymer fa ancora meno male, specie quando la prima di servizio entra soltanto una volta su due.DUE DELLE VITTORIE PIÙ RAPIDE IN CARRIERA
Il colored di Skara ha provato a picchiare, picchiare, picchiare, soprattutto col diritto, ma la palla tornava sempre indietro. Così, non potendo fare battaglia di tennis, ha provato a buttarla sui nervi, continuando a incitarsi come se il match fosse in bagarre nel tentativo di innervosire Fabio (era una delle specialità del suo coach Robin Soderling). Ma Fognini era troppo tranquillo per cascare nel tranello. Va ricordato che negli Slam il 31enne di Arma di Taggia non può sgarrare fino a fine 2019, altrimenti potrebbe scattare la squalifica rimediata dopo i fattacci di New York (e sospesa con la condizionale), ma impressione è che col tempo abbia imparato a gestirsi un po' meglio nei tornei che per lui contano davvero. Non è un caso che nel finale non abbia lasciato nulla, sforzandosi per chiudere il più rapidamente possibile. Ha capito che Ymer non aveva mollato, quindi ha fatto il massimo per evitare rischi inutili, conservare energie fisiche e mentali, e non chiedere sforzi extra al tallone d’Achille, che già da qualche tempo non gli dà tregua. Arrivare al terzo turno (è la sua settima volta) con solo quattro ore trascorse in campo è molto positivo, sia dal punto di vista fisico sia a livello di motivazioni. L’allievo di Franco Davin ha strapazzato entrambi gli avversari incontrati, mettendo in fila due delle vittorie Slam più rapide della sua intera carriera (!), segno che quella forma che sembrava un po’ svanita dopo il brillante avvio di stagione è tornata nel momento ideale, fra Roma e Parigi. Bene così, visto che in Francia c’è un tabellone molto interessante: al terzo round gli metterà di fronte uno fra Edmund e Fucsovics, con la prospettiva di giocarsi un posto nei quarti con Cilic o Johnson. Non esattamente il peggior scenario possibile.
ROLAND GARROS UOMINI – Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Elias Ymer (SWE) 6-4 6-1 6-2
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