di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Tutto liscio come l’olio per i big in campo oggi a Parigi che hanno staccato il biglietto per gli ottavi di finale senza complicazioni. Il primo a calpestare la terra battuta sul ‘Suzanne Lenglen’ in questo sabato francese è David Ferrer (6) che si è sbarazzato senza alcun problema del russo Mikhail Youzhny infliggendogli un rotondo 6-0, 6-2, 6-2 . Poi è la volta Janko Tipsarevic (8) al quale bastano tre set per aver ragione del tennista di casa Julien Benetteau (29) col punteggio di 6-3, 7-5, 6-4.
Alla festa non manca nemmeno Andy Murray (4). L’ultimo dei ‘Fab Four’, reduce da un periodo fatto di molti bassi e di pochi alti, oggi è autore di una prova convincente contro il colombiano Santiago Giraldo, piegato per 6-3, 6-4, 6-4. Il gap tra i due tennisti è evidente fin dai primi 15 e allo scozzese non servono particolari acuti per passare il turno. Ma Andy ha messo in mostra una buona condizione atletica in grado di sopperire al feeling non idilliaco tra lui e la terra rossa. Ora l’allievo di Lendl è atteso da un test meno semplice: negli ottavi dello Slam francese, infati, dovrà vedersela con l’idolo di casa Richard Gasquet (17) che si è imposto sul tedesco Tomy Haas per 6(3)-7, 6-3, 6-0, 6-0.
Ma oggi è anche e soprattutto il giorno del monarca assoluto di Parigi, Rafa Nadal. La vittima sacrificale del campione di Manacor è l’argentino Eduardo Schwank (192). Pronti via Rafa strappa il servizio all’avversario facendogli intendere chiaramente che oggi non è in vena di sconti. Come nei precedenti incontri, appare netta l’intenzione del maiochino di non lasciare troppi giochi per strada. Nadal vola velocemente sul 3-0 e, nel quarto gioco, Schwank si guadagna due palle break, buone per cancellare lo zero dalla casella dei suoi games. Ma il numero due del ranking mondiale non vuole lasciare nemmeno le briciole all’avversario che, dopo mezz’ora, incassa anche il 4-0.
Nel quinto game, sul 30-30, Nadal va ad arpionare un drop impossibile e poi, grazie ad un preciso rovescio lungolinea, conquista un punto che sembrava già perso. Eduardo, che era sceso a rete convinto di aver già chiuso, allarga le braccia sconsolato. In questo scambio c’è la sintesi di tutto l’incontro. Rafa mette in tasca il primo set per 6-1 dopo 48 minuti di gioco.
Stesso copione anche nella seconda frazione: l’argentino conquista il suo secondo game di giornata dopo un’ora e sette minuti, quando Nadal è già sul 3-0. Poi il mancino iberico vola sul 5-2 mentre il suo avversario non può fare di più che conservare la battuta accorciando sul 5-3. Ma sul suo turno di servizio Nadal archivia anche la seconda partita per 6-3. Nonostante il punteggio, in un match senza storia, c’è da segnalare che Schwank mette in mostra tutte le sue qualità da navigato doppista, regalando al pubblico del ‘Philippe Chatrier’ pregevoli discese a rete e deliziose volée.
Nel terzo ed ultimo set Eduardo tiene il servizio nel gioco d’apertura ma la sostanza non cambia, Nadal rimette subito le cose a posto portandosi prima sul 3-1 e poi aggiudicandosi l’incontro per 6-1, 6-3, 6-4. La fame di vittorie di Rafa quando respira l’aria di Parigi è impressionante, al limite della bulimia. Quella di oggi è la 48esima vittoria dello spagnolo sul “red carpet” francese. Ma viste le premesse il bottino non dovrebbe esaurirsi qui. Nel prossimo turno Rafa se la vedrà con un altro argentino, Juan Monaco (13) che oggi ha avuto la meglio su Milos Raonic (19) al termine di una sfida davvero tiratissima e decisa al quinto col punteggio di 6-7(5), 6-3, 6-7(5), 6-3, 6-4.
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