dal nostro inviato a Parigi Max Grassi – foto Ray GiubiloErano due le italiane impegnate ieri sui campi del club del Bois de Boulogne: Schiavone e Knapp

dal nostro inviato a Parigi Max Grassi – foto Ray Giubilo

Erano due le italiane impegnate ieri sui campi del club del Bois de Boulogne: Schiavone e Knapp. Purtroppo entrambe hanno perso. Vediamo come…

La bielorussa di Minsk Victoria Azarenka ha regolato con un doppio sei-uno in poco più di un’ora la nostra numero uno Francesca Schiavone. Nulla da fare quindi per la “Schavo”. La testa di serie n.18 del Roland Garros, ha aperto il programma sul “Lenglen” ma fin dai primi scambi si è subito capito che non era giornata. Dopo 20 minuti la 27enne milanese era già sotto 4-0. Troppo fallosa Francesca, mentre la 18enne con residenza a Scottsdale in Arizona, ha messo in mostra tutto il suo arsenale di giocatrice completa e veramente solida. Il match scivola via in un battito di ciglia. 6 doppo falli, solo il 42% di prime messe in campo, e solo il 17% di punti sulla seconda palla sono le cifre più di un massacro che di un match di tennis. La spiegazione di questa disfatta è però arrivata in conferenza stampa: “Ieri mentre mi allenavo – ci ha detto Francesca – ho sentito un po’ di fastidio all’adduttore della gamba destra. Ho continuato, ma alla fine sentivo molto dolore”. Un leggero stiramento all’inserzione del muscolo adduttore è dunque la diagnosi. “Il medico mi ha detto di non forzare perché potevo peggiorare la situazione. Io, però, ho scelto di giocare comunque, ovviamente senza rischiare troppo, ma non volevo assolutamente ritirarmi. Sentivo dolore quando mi appoggiavo e quando servivo. Peccato… La mia avversaria comunque ha giocato davvero molto bene”.

Ha giocato un set, il primo, alla pari con la numero uno del mondo Maria Sharapova. Stiamo parlando di Karin Knapp che, nel terzo turno del Roland Garros sullo “Chatrier” si arrende per 7-6 6-0, in un’ora e cinquantotto minuti di gioco, alla prima giocatrice del tabellone, contro la quale non aveva mai giocato in carriera. La 20enne altoatesina dopo un ottimo primo set, ha perso d’intensità nel secondo, soprattutto è calata al servizio permettendo alla 21enne siberiana di prendere agevolmente il comando dello scambio.
“Sono un po’ dispiaciuta, ma aver giocato per un set alla pari con la numero uno del mondo mi dà fiducia per il futuro. Oggi ho avuto la conferma che lavorando ancora posso crescere ancora tanto”.
La Sharapova continua la sua corsa nell’unico Slam che gli manca in carriera. Il risultato migliore di Maria a Parigi è la semifinale raggiunta nel 2007, quando fu fermata da Ana Ivanovic.

L’INCONTRO TRA NICK E CLAUDIO
Insieme a Claudio Pistolesi ci stavamo dirigendo verso il campo 1 per assistere al match di Ljubicic contro Davydenko (a proposito grandissima vittoria di Ivan al quinto, in una sfida tra ex numeri 3 del mondo). Ad un tratto ci viene incontro niente popo di meno che il grande Nick Bollettieri che ha visto alcuni match di Simone qui al Roland Garros e si vuole complimentare con il coach italiano per il lavoro che sta facendo e con Simone per le sue qualità di colpitore. E aggiunge: “Very good mentality, different from italians!” (in pratica sostiene che Bolelli è forte mentalmente, diversamente da altri italiani). Poi il discorso prosegue con alcuni consigli a Claudio; come quello di cercare di spostare più dentro il campo Bolelli e di fargli giocare più volée. Qualche minuto più tardi, mentre assistiamo ad un meraviglioso passante di rovescio del croato, mi confida Pistolesi: “Vedi, con il nostro lavoro di coach privati stiamo migliorando l’immagine tennistica dell’Italia nel mondo”… Insomma, se anche il grande Nick confida in Bolelli….


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