Programma molto snello e veloce quello che conclude i quarti di finale maschile del Roland Garros, avanti senza problemi i due favoriti della vigilia, Rafael Nadal, su Djokovic; e Ivan Ljubicic sul francese BennetteauSingolare Maschile Cinque set in tutto, è questa la giornata di mercoledì al Roland Garros
Programma molto snello e veloce quello che conclude i quarti di finale maschile del Roland Garros, avanti senza problemi i due favoriti della vigilia, Rafael Nadal, su Djokovic; e Ivan Ljubicic sul francese Bennetteau





Singolare Maschile
Cinque set in tutto, è questa la giornata di mercoledì al Roland Garros. Felici le emittenti televisive che non hanno dovuto stravolgere i palinsesti, un po’ meno chi ha comprato i biglietti. Non che ci fossero dubbi su chi avrebbe avuto la meglio in entrambi i match né che ci si aspettassero battaglie, maratone o rimonte imprevedibili però forse per essere i quarti di finale di uno Slam qualcosina in più era legittimo attenderselo. Invece Rafael Nadal ha dovuto giochicchiare, e vincere, solo due set per superare Novak Djokovic che sul 4-6 4-6 è stato costretto al ritiro da quello che è apparso come un problema alla schiena. Lo spagnolo ha condito la sua 58esima vittoria sulla terra battuta con soli 13 errori non provocati anche perché non è stato costretto a rischiare nulla, insomma una giornata in ufficio per lui. In semifinale affronterà un avversario più ostico, almeno sulla carta. Si tratta del croato Ivan Ljubicic che ha, anche lui, passeggiato superando in tre set filati, e mai in discussioni, l’ultimo francese in gara, Julien Bennetteau. Il transalpino, negli ottavi, ha sfruttato il ritiro dello spagnolo Beto Martin confessando tra l’altro che "per fortuna s’è ritirato lui perché con questo dolore alla gamba mi sarei ritirato io". Forse è una buona attenuante per il giocatore di casa a cui pur non avendo mai avuto una vera e propria chance di entrare in partita va riconosciuto il grande torneo disputato. Era dal 2002 che un francese non arrivava fino a questo punto del torneo, allora fu Sebastien Grosjean. Ma parlando di statistica e di storia il dato più interessante è che le prime quattro teste di serie del seeding non arrivavano in semifinale, tutte insieme e compatte dal lontano 1985. Ventun anni fa furono McEnroe, Wilander, Connors e Lendl a farcela, in quest’edizione i fantastici quattro (o Fab Four come già li hanno ribattezzati) sono Re Rogi, "el Gordo" Nalbandian, Ljubo e Mister 58-vittorie-consecutive Rafa Nadal. Meglio di così…

LE SEMIFINALI
Federer c. Nalbandian
Ljubicic c. Nadal

Singolare femminile
La via per la sua prima semifinale in uno slam passava per Venus Williams, una che di tornei del genere ne ha vinti ben cinque. Ostacolo insormontabile? Nient’affatto, anzi. Cosa volete che sia per una 17enne ceca che al turno precedente ha cacciato fuori dal torneo la numero uno del mondo in casa sua e davanti a un pubblico, gioco forza, tutto schierato contro di lei. Si è servita del servizio e di un’aggressività che sta facendo suo marchio di fabbrica Nicole Vaidisova per sbarazzarsi di ‘Venere’ e guadagnarsi il diritto di sfidare in semi Svetlana Kuznetsova. "Sono così felice che potrei mettermi a urlare", ha detto Nicole. "Dopo aver perso il primo set non avrei mai pensato di farcela ma ho continuato a lottare e a provarci. Si vede che sto diventando sempre più matura e più saggia sul campo". Certo che si vede, ogni giorno di più. Ad attenderla in semi la russa Svetlana Kuznetsova che l’ha spuntata nel derby contro la sua connazionale e finalista a Roma Dinara Safina. Nella semifinale della parte bassa invece ci godremo un altro derby, questa volta belga. Di fronte Justine Henin e Kim Clijsters, che qui in passato si sono giocate anche il titolo. La prima ha superato in un’ora e 26 minuti la ventenne tedesca Anna-Lena Groenefeld in soli due set. Sul Suzanne Lenglen la belga ha concesso poco/nulla alla sua avversaria dopo un inizio difficile che l’ha vista sotto di due game a zero. Da lì in poi, superato il primo set tutto è stato in discesa. "Ero un po’ nervosa e ho sofferto la sua aggressività ma poi l’ho lasciata fare ed è stata lei a sbagliare di più". La Clijsters invece ha superat la vincitrice di Roma Martina Hingis sempre in due set e ora rivedremo all’opera le due belghe che hanno un bilancio nei testa a testa pari a 10 vittorie per la Henin e 9 per la Clijsters. "Sarà davvero bello – ha detto Justine – anche perché abbiamo le stesse possibilità di farcela, e comunque per lo meno siamo sicuri di avere una giocatrice belga in finale".  

LE SEMIFINALI
Vaidisova c. Kuznetsova
Henin c. Clijsters

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di Gabriele Riva