Domenica 28 maggio e Lunedì 29 maggio
E’ cominciato domenica l’evento più importante della primavera tennistica sulla terra rossa, il Roland Garros. Sono già scesi in campo grandi protagonisti come Federer, Gaudio, vincitore qui nel 2004 e il campione uscente Rafael Nadal
Per la prima volta nella storia un torneo del Grand Slam comincia di domenica, una decisione che certo allunga di un giorno lo spettacolo e consente di spalmare meglio il programma dei primi turni che, tra il tabellone maschile e quello femminile, prevede qualcosa come 128 match. Nessuna sorpresa però viene riservata né dalla domenica, animata da Federer e Mauresmo, né dal più canonico lunedì che ha visto impegnati Kim Clijsters e gli ultimi due vincitori di questo torneo, Gaston Gaudio, nel 2004, e Rafael Nadal, nella scorsa edizione. Andiamo a vedere come sono andate le cose.
Singolare Maschile
Primi protagonisti in campo di domenica, con un Roger Federer atteso da una prova sulla carta semplice ma che si rivela, sul campo, più ostica del previsto. L’avversario di turno è proprio quello che gli addetti ai lavori consideravano alla vigilia una mina vagante per il buon Roger, ovvero un terraiolo della "peggior specie" che combatte e corre fino all’ultima palla. Non è andata molto diversamente da quanto ci si attendeva. Ci sono voluti due set molto combattutti per portarsi sulle due partite a zero prima di staccare il qualificato argentino Diego Hartfield. Il sudamericano, alla sua prima presenza in un torneo dello Slam, ha costretto sul campo il numero uno del mondo per ben due ore e trenta e senza qualche decisione avventata e poco redditizia avrebbe anche potuto allungare il match. Come al solito la differenza l’hanno fatta i punti che contavano, Roger li ha sempre portati a casa facendo affidamento su un dritto che non l’ha mai tradito mentre Hartfield può recriminare visti i 49 errori non forzati di Federer. Nonostante questa rara mancanza di precisione da parte sua, lo svizzero ha portato a casa la vittoria commentando così "Preferisco vincere delle partite più semplici in linea di massima, però mi sono tolto un bel peso dallo stomaco. Sapevo che i primi turni sarebbero stati molto insidiosi. Avanti senza problemi anche Gaston Gaudio, il vincitore dell’edizione 2004. L’argentino ha superato in tre set, tutti terminati col parziale di 6-2 il 24enne croato Roko Karanusic che proveniva dalla qualificazioni e che è ancora alla ricerca della prima vittoria in un torneo dello slam. Si è trattato di una partita che sulla terra rossa aveva una sola fine possibile viste le doti del croato che è più un giocatore da veloce, e lo ha dimostrato salendo a rete spessissimo e provando a mettere paura a Gaudio. In campo lunedì anche Rafael Nadal che in caso di vittoria contro le svedese Tomas Soderling, altro giocatore più avvezzo ai campi veloci, sarà premiato da Guillermo Vilas in persona in quanto nuovo recordman nella speciale classifica di vittorie consecutive ottenute sulla terra rossa, ora è a quota 53, con la 54esima scavalcherebbe proprio l’argentino.
Singolare femminile
Non semplicissimo anche il debutto di Amelie Mauresmo, decisamente burrascoso quello di Maria Sharapova, ma andiamo con ordine. La numero uno del mondo, che in casa cerca la sua prima affermazione sul rosso di Parigi dopo la bella vittoria degli Australian Open, ha dovuto lottare per due set, molto tirati e terminati con i parziali di 6-4 6-4. "I primi turni non sono mai facili, e io ho giocato un buon match d’apertura, sono contenta per come è andata oggi in campo. Non è stata la partita del secolo per quanto mi riguarda ma è andata a finire bene, avrei dovuto rimanere più concentrata e magari il punteggio sarebbe stato diverso, chissà!". Il primo ostacolo è stato superato e ora l’obiettivo minimo per Amelie, anche in considerazione di un tabellone non impossibile, è superare i quarti di finale, cosa che non le è mai riuscita. La sorpresa comunque, in una giornata che non ha concesso nulla agli sfavoriti, stava per scapparci. A regalarla ci è andata vicino Mashona Washington ai danni di Maria Sharapova che complice un infortunio alla caviglia, è stata costretta a inseguire dopo aver vinto il primo set e a annullare la bellezza di tre match point alla fine del terzo prima di completare la rimonta che le permette di proseguire la sua avventura parigina. Ma se queste due grandi campionesse hanno faticato, non ha passeggiato nemmeno Kim Clijsters, o almeno non lo ha fatto per un set. La due volte finalista di Parigi ha dovuto giocare contro la Razzano, giocatrice di casa, e contro un vento insopportabile che le ha creato non pochi problemi. Alla fine la belga ha avuto la meglio ma con tanta fatica e con un pizzico di nervosismo di troppo, soprattutto quando non riusciva a portare a casa secondo set e match al tie-break del secondo. "Sono partita bene, ma poi ho cominciato a sbagliare troppo. Anche a causa del vento, è stata la partita più ‘ventosa’ della mia carriera, non è stato facile".
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di Gabriele Riva