Saranno Svetlana Kuznetsova e Justine Henin a sfidarsi sabato per il titolo di Regina del Roland Garros
Saranno Svetlana Kuznetsova e Justine Henin a sfidarsi sabato per il titolo di Regina del Roland Garros. Le due hanno superato rispettivamente Nicole Vaidisova, dopo una bella rimonta, e Kim Clijsters in due rapidi set





Singolare Maschile
Cinque set in tutto, è questa la giornata di mercoledì al Roland Garros. Felici le emittenti televisive che non hanno dovuto stravolgere i palinsesti, un po’ meno chi ha comprato i biglietti. Non che ci fossero dubbi su chi avrebbe avuto la meglio in entrambi i match né che ci si aspettassero battaglie, maratone o rimonte imprevedibili però forse per essere i quarti di finale di uno Slam qualcosina in più era legittimo attenderselo. Invece Rafael Nadal ha dovuto giochicchiare, e vincere, solo due set per superare Novak Djokovic che sul 4-6 4-6 è stato costretto al ritiro da quello che è apparso come un problema alla schiena. Lo spagnolo ha condito la sua 58esima vittoria sulla terra battuta con soli 13 errori non provocati anche perché non è stato costretto a rischiare nulla, insomma una giornata in ufficio per lui. In semifinale affronterà un avversario più ostico, almeno sulla carta. Si tratta del croato Ivan Ljubicic che ha, anche lui, passeggiato superando in tre set filati, e mai in discussioni, l’ultimo francese in gara, Julien Bennetteau. Il transalpino, negli ottavi, ha sfruttato il ritiro dello spagnolo Beto Martin confessando tra l’altro che "per fortuna s’è ritirato lui perché con questo dolore alla gamba mi sarei ritirato io". Forse è una buona attenuante per il giocatore di casa a cui pur non avendo mai avuto una vera e propria chance di entrare in partita va riconosciuto il grande torneo disputato. Era dal 2002 che un francese non arrivava fino a questo punto del torneo, allora fu Sebastien Grosjean. Ma parlando di statistica e di storia il dato più interessante è che le prime quattro teste di serie del seeding non arrivavano in semifinale, tutte insieme e compatte dal lontano 1985. Ventun anni fa furono McEnroe, Wilander, Connors e Lendl a farcela, in quest’edizione i fantastici quattro (o Fab Four come già li hanno ribattezzati) sono Re Rogi, "el Gordo" Nalbandian, Ljubo e Mister 58-vittorie-consecutive Rafa Nadal. Meglio di così…

LE SEMIFINALI
Federer c. Nalbandian
Ljubicic c. Nadal

Singolare femminile
Se a 17 anni ti trovi a due punti dal match che ti spalanca le porte verso la finale del Roland Garros significa che le potenzialità le hai tutte. Se però sbagli il comodo dritto sopra la rete che ti porterebbe alla palla match allora vuol dire che per l’atto conclusivo non sei ancora pronta, mentalmente. Ecco in due righe la semifinale di Nicole Vaidisova che si è trovata a fare i conti con il braccino, o la cosiddetta paura di vincere se preferite quando nel tie break del secondo set, dopo aver vinto il primo, ha avuto l’occasione di mandare a casa Svetlana Kuznetsova, molto più esperta e ben più avvezza a certi palcoscenici. Purtroppo per lei però non è riuscito ad andare fino in fondo. Come detto, forse, paura di vincere. Già in avvio di secondo set la promettentissima ceca aveva avuto l’occasione di staccare l’avversaria, avanti due a zero però la russa è riuscita a trascinarsi al terzo set, grazie appunto alla grossa mano dell’avversaria. La partita decisiva poi è stata solo una formalità perché le sicurezze e la determinatezza della ceca sono andate a farsi benedire, così come la maggior parte di quei colpi che invece all’inizio andavano a spolverare le righe. E’ così che Svetlana, che quest’anno ha già vinto il Tier I di Miami, ha potuto giocare più rilassata nel terzo senza fare né strafare, ci pensava la sua avversaria a costruire ed abbattere. "Nel secondo set ha giocato in maniera incredibile – ha detto la russa – la mia avversaria trovava sempre le linee e tirava davvero forte, io non potevo far altro che limitarmi a rispedire la palla di là. Verso la fine si è innervosita e ha sbagliato troppo e poi io stavo meglio fisicamente; credo che abbia fatto la differenza anche un pizzico di esperienza in più". Tutto vero, ma sabato la sola esperienza non basterà, al di là della rete non ci sarà più un’acerba 17enne, ma la campionessa in carica di questo torneo, la belga Justine Henin. E, per di più, in un ottimo periodo di forma visto che ha eliminato la sua connazionale Kim Clijsters in soli due set concedendole solo 5 giochi. "So che sarà difficile – ha confessato Svetlana – Justine è probabilmente la più forte del circuito su questa superficie ma io non ho proprio nulla da perdere".

LA FINALE
Kuznetsova c. Henin

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di Gabriele Riva