di Andrea Nizzero – foto Getty Images
Tra Roger Federer e l'ennesimo record della sua carriera c'è adesso solo Jimmy Connors, un tale che a New York ha scritto qualche pagina di storia di questo sport. Con la sua vittoria su Dudi Sela, lo svizzero ottiene la 225esima vittoria negli Slam, superando Andre Agassi e portandosi a sole otto distanze da Jimbo, primatista con 233.
Sela non rientra certo nella categoria di avversari in grado di impensierire Roger Federer, che impiega infatti appena 74 minuti a sbrigare la sua pratica di secondo turno con il punteggio di 63 62 62. Giocatore minuto, molto tecnico e dalla palla pulita, l'israeliano è stato suo malgrado attore non protagonista in una sorta di esibizione agonistica, che ha fatto molto divertire il pubblico di New York ma che ha detto poco sulle reali condizioni di Roger. E' però sicuramente molto positivo il dato statistico che rileva i soli sette punti persi al servizio nell'arco di tutta la partita. Già il prossimo incontro, contro uno tra Cilic e Tomic, potrebbe dare qualche indicazione in più sulle quotazioni di Roger.
E' una buona notizia per il tennis in generale il ritorno a buoni livelli di Tommy Haas. Dopo i cronici guai ad anca e spalla che ne hanno condizionato buona parte di carriera e quasi tutti gli ultimi due anni, torna a vincere due partite consecutive battendo Alejandro Falla per 76(5) 61 75. Non ci riusciva dagli Australian Open dello scorso anno, quasi 20 mesi fa. Solo l'ottimo istituto del ranking protetto gli ha permesso di accedere al tabellone principale, vista la poco invidiabile 475esima posizione del ranking che occupa attualmente. Il suo prossimo avversario sarà Juan Monaco, che ha battuto per ritiro Radek Stepanek.
E' un terrificante 60 61 il punteggio che meglio di ogni parola descrive la sorta di esecuzione praticata da Serena Williams ai danni di un'impotente Michaela Krajicek. Sull'Arthur Ashe sono stati quarantanove minuti quasi imbarazzanti per la sorellina di Richard, campione di Wimbledon 1996, ma che confermano il ruolo di favorita per quella che è la 28esima testa di serie. I meno contenti saranno probabilmente gli spettatori paganti, che non sono riusciti a vedere due ore di tennis complessive nei primi due incontri di giornata.
Come da pronostico, bastano due set a Jelena Jankovic per regolare Jelena Dokic, australiana dalla vita e carriera tormentata che con lei condivide nome e terra d'origine. La serba è sempre più in rotta di collisione con la Schiavone, con cui potrebbe scontrarsi negli ottavi battendo la russa Pavlyuchenkova e se Francesca dovesse superare la sorprendente sudafricana Chanelle Scheepers.
Sarà invece Andrea Petkovic la prossima avversaria di Roberta Vinci. L'esuberante tedesca è riuscita in una rimonta che, sotto 63 30 contro Jie Zheng, sembrava impresa disperata. Invece la cinese, con la vittoria a portata di mano, ha spento la luce e ha brancolato nel buio per 7 giochi consecutivi, ritrovandosi sotto 36 63 1-0. La semifinalista di Wimbledon 2008 ha ripreso a mettere qualche palla in campo, ma Andrea ha proseguito con relativo agio verso il 63 definitivo.
Risultati femminili:
(7) Francesca Schiavone (ITA) d. Mirjana Lucic (CRO) 61 61
(11) Jelena Jankovic (SRB) d. Jelena Dokic (AUS) 63 64
(16) Ana Ivanovic (SRB) d. Petra Cetkovska (CZE) w/o (adduttore sinistro)
(18) Roberta Vinci (ITA) d. Alizé Cornet (FRA) 62 63
(Q) Sílvia Soler-Espinosa (ESP) d. (31) Kaia Kanepi (EST) 64 62
Risultati maschili:
[3] R Federer (SUI) d. D Sela (ISR) 63 62 62
[9] T Berdych (CZE) d. F Fognini (ITA) 75 60 60
[20] J Tipsarevic (SRB) d. P Petzschner (GER) 60 63 36 63
J Monaco (ARG) d. [23] R Stepanek (CZE) 64 61 20 ret.
K Anderson (RSA) d. [29] M Llodra (FRA) 61 62 62
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