La finale di Madrid sarà ancora fra Nadal e Djokovic. Entrambi vincono in rimonta, a Federer e Bellucci non basta andare avanti di un set…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Rafael Nadal e Novak Djokovic. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi su chi siano al momento i primi due giocatori del mondo, il “Mutua Madrilena Open” li avrà fugati definitivamente.

Rafa e Nole vincono le rispettive semifinali e si incontreranno per la terza volta consecutiva nell'atto conclusivo, dopo Indian Wells e Miami, dove a trionfare è sempre stato il serbo.

Non è stato pero tutto facile. Nadal ha sconfitto Federer per 5-7 6-1 6-3, mentre Djokovic ha vinto su Bellucci con lo score di 4-6 6-4 6-1.

 

Iniziamo dalla prima semifinale, ovvero con la 24esima riedizione della sfida infinita fra Rafa e Roger. Si gioca col tetto chiuso visto il rischio pioggia, mentre Nadal è listato a lutto per la scomparsa del golfista spagnolo Severiano Ballesteros, morto stanotte a soli 54 anni a causa di un tumore al cervello.

A iniziare meglio è il padrone di casa che strappa subito il servizio a Roger e si porta sul 2-0. Lo svizzero non sfrutta 3 palle break sul 2-1, ma riesce a riequilibrare la parità sul 4-3. Dopo i primi giochi ad andamento lento, si innalza il livello di gioco, soprattutto grazie alla ritrovata verve di Federer, che detta sempre i tempi di gioco. E' lui a fare e a disfare, regalando anche momenti di pura poesia come non se ne vedevano da anni. Nadal rimane troppo passivo e dopo non essere riuscito a convertire tre break point sul 5-5, è lui nel gioco successivo a cedere battuta e parziale a Federer, che si era guadagnato il set point con un magistrale rovescio in controbalzo.

 

Il secondo set inizia come il primo, cioè con un break a favore di Rafa. Roger perde il servizio a seguito di una protesta per una palla contestata, a dire dello svizzero in corridoio, a dire dell'arbitro Layhani sulla riga. La partita prende una piega di punteggio molto favorevole a Nadal, ma in realtà è molto equilibrata. Federer non sfrutta una palla break nel gioco successivo, mentre è lui a perdere ancora il servizio da 40-30. Lo spagnolo assume il comando del gioco e dopo aver annullato l'ennesima palla break, strappa ancora il servizio a Roger e chiude il secondo set con un bugiardo 6-1.

 

Il terzo si decide tutto nell'arco di due game. Sull'1-1 Roger spreca un'altra palla break e perde il servizio nel gioco successivo nel modo più beffardo. Avrebbe infatti la palla per chiudere il game in vantaggio 40-30, ma sbaglia un diritto che finisce fuori di un soffio. L'arbitro non se ne accorge e dà il punto a Federer, ma Rafa invita Layhani a controllare, che a seguito della verifica assegna il 15 a Nadal. Sul 40 pari, il basilese potrebbe chiudere comodamente uno scambio a rete, ma decide di provare una smorzata su cui Nadal arriva conquistandosi il punto. Il maiorchino vince anche il punto successivo ed effettua il break che decide la partita. L'ultima speranza per Federer arriva sul 5-3, quando a seguito di uno straordinario scambio si conquista due palle break che potrebbero allungare il match. Nadal però le annulla da par suo e dopo 2 ore 35 minuti di gioco esce trionfatore dalla lotta.

E' stata una bellissima partita il cui risultato non rende merito, soprattutto alla prestazione di Federer, a tratti davvero sublime. Alla fine però l'ha spuntata la concretezza dello spagnolo, bravo e fortunato nei punti importanti. Il match ha confermato ancora una volta quanto l'imbattibile Nadal dell'anno scorso sia lontato da quello odierno, sebbene il livello sia sempre altissimo.

Federer nonostante la sconfitta può uscire dal campo a testa alta e con la consapevolezza che il suo tennis può ancora essere meraviglioso e vincente. Del resto, ha raggiunto almeno la semifinale su 5 dei 6 tornei giocati quest'anno.

 

 

Nell'altra semifinale tutti si aspettano la solita passeggiata di Djokovic sul povero malcapitato di turno, ma Thomaz Bellucci dimostra fin da subito di meritarsi un palcoscenico così prestigioso.

Il brasiliano parte bene con nessun timore di sorta e inizia a martellare da fondo con colpi pesanti e arrotati che mettono in difficoltà Djokovic. E' infatti proprio il serbo a perdere il servizio sul 3-2, mentre Bellucci domina col suo, riuscendo a chiudere un perfetto primo set col punteggio di 6-4.

 

Agli inizi del secondo la serata sembra proprio verdeoro. Sull'1-0 Bellucci annulla tre palle break, per togliere la battuta a zero nel gioco successivo ad un Djokovic sempre più falloso e scoraggiato. Ma il “Djoker” di quest'anno ha sempre una marcia in più. Recupera il break di svantaggio e sul 5-4 in suo favore e col brasiliano alla battuta, si guadagna due set point che trasforma prontamente.

 

La situazione psicologica si è completamente ribaltata: il serbo è carico e in forma, mentre il sudamericano è a pezzi sia fisicamente che mentalmente. Bellucci non riesce più a tenere il ritmo forsennato da fondo che aveva fatto la sua fortuna nel primo set, mentre Nole diminuisce sensibilmente i suoi errori. Per Thomaz ci si mette anche un problema all'inguine e la via per Djokovic a questo punto è spianata.

Nel terzo set matura dunque un rapido 6-1 che consegna a Djokovic la 31esima vittoria consecutiva e la sesta finale su sei tornei disputati.

 

Sarà la terza con Rafael Nadal, che ha perso le prime due a Indian Wells e Dubai, ma che sulla terra non subisce una sconfitta dal Roland Garros 2009, quando si inchinò a Soderling.

I precedenti nel complesso sono 16 a 9 per Rafa, che sul mattone tritato con Nole ha un record di 9 a 0.

L'appuntamento per questa grande partita è domenica alle 18:30

 

SEMIFINALI

Nadal b. Federer 5-7 6-1 6-3

Djokovic b. Bellucci 4-6 6-4 6-1

 

FINALE

Nadal vs. Djokovic

 


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