da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images
“Outstanding match”, “unbelieveble”, erano questi i commenti più frequenti tra gli spettatori entusiasti che avevano appena ammirato Roger Federer tornare “Re” e asfaltare alla vecchia maniera un inerme Andy Murray. Il bello è che a recitare i peana allo svizzero erano i tifosi dello scozzese, non certo le migliaia di sostenitori del numero 2 del mondo che, come dopo ogni vittoria dello svizzero, allietano tutti i visitatori della 02 Arena (non solo quelli interessati al tennis), intonando cori inneggianti al loro beniamino che riecheggiano fino alla parte opposta del complesso.
Ne hanno ben donde i tifosi dello svizzero. Era da tanto che non vedevano il loro protetto dominare un avversario di tale livello, con siffatta cattiveria e senza quelle pause che avevano caratterizzato il suo gioco nell’ultimo periodo. Al termine di un match così a senso unico, sembra financo generoso nei confronti dello scozzese, il punteggio finale di 6-4 6-2. Se si vanno a leggere le statistiche, infatti, si nota l’immenso divario a livello di punti: 63 a 43 per Federer che chiude il primo parziale avendo totalizzato 9 punti in più, un’enormità se si pensa che, in termini di game, lo scarto finale è di soli 2 giochi.
Murray rischia di capitolare già nel game d’apertura, ma si salva grazie al servizio con il quale annulla la prima palla break del match in favore dello svizzero che opera lo strappo due game più tardi. A zero lo scozzese si consegna all’avversario che, tra il secondo e il quarto gioco, mette a segno un parziale di 12 punti a 1 con il quale si porta avanti 3-1. La percentuale di prime del 23enne di Dunblane (costantemente sotto il 30%) non sfiora minimamente i picchi toccati contro Soderling. Federer può impostare lo scambio sin dalla risposta, costringendo Murray a rincorrere continuamente le scorribande altrui.
Dal 3-1 al 5-4, sono solo due i punti vinti dal giocatore in risposta. Murray si porta sullo 0-30 (è la prima volta che si aggiudica due punti sul servizio avversario) proprio quando Federer serve per il primo set. Lo svizzero non si lascia pregare e mette a segno 4 punti di fila.
Il secondo parziale sta tutto nell’interminabile primo gioco durato 10 minuti. Murray annulla 2 palle break di fila aggrappandosi al servizio, ma non approfitta di ben 3 gamepoint, finendo per cedere un turno di battuta che risulterà decisivo, per i riflessi che lo stesso avrà sulla sua psiche. Lo scozzese, infatti, cerca in tutti i modi di scuotersi, cominciando a colpire a tutto braccio. Indovina anche una voleè bassa di rovescio impossibile su cui Federer, però, si avventa con la solita leggerezza conquistando la palla del doppio break di vantaggio. La rasoiata di rovescio in risposta con cui Roger si porta sul 3-0, è poesia pura. Da questo momento in poi c’è spazio solo per la frustrazione di Andy che quantomeno riesce a limitare i danni, annullando due palle break per il 5-0 e arrendendosi con un passivo di 6-4 6-2, il più pesante mai subito dallo svizzero, contro cui rimane comunque in vantaggio negli scontri diretti (8-6).
La qualificazione alle semifinali del numero 2 del mondo è quasi in ghiaccio. La certezza potrebbe giungere già questa sera se Ferrer dovesse battere Soderling, o in caso di vittoria in 3 set dello svedese. In alternativa, gli basterà aggiudicarsi un set giovedì contro Soderling per assicurarsi il passaggio del turno, senza ricorrere al famigerato “quoziente game”, in caso di eventuale arrivo in volata.
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