Federer, stanco per il “tour de force” sul cemento nordamericano, diserta la Davis. La Svizzera perde malamente e retrocede: è polemica…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

La vistosa debacle in terra kazaka (0-5) ha relegato la Svizzera di Davis in “Serie B”. A finire sul banco degli imputati non sono però i giocatori elvetici che hanno perso sul campo, bensì Roger Federer che in Kazakistan ha deciso di non andare per riprendersi dalle fatiche fisiche e nervose degli US Open.

 

La porta per Federer è ancora aperta, ma il team non verrà a priori edificato attorno alla sua figura. Non intendiamo correre il rischio che la nostra organizzazione professionale possa risentirne in maniera decisiva.” Parole intrise di vena decisamente polemica quelle di Erik Keller, presidente del comitato svizzero di Coppa Davis, alle domande dei media elvetici relativi al forfait del campione basilese per lo spareggio Kazakistan-Svizzera.

 

Federer aveva comunicato la sua rinuncia 48 ore prima dell’evento, evidenziando che aveva bisogno di un periodo di riposo dopo le intense settimane nordamericane al fine di poter concludere nel migliore dei modi la sua stagione agonistica. Roger ha giocato in Coppa Davis un totale di 48 incontri (singolo e doppio) vincendone 37 e portando i rosso-crociati in semifinale nel 2003. Dal 2005 al 2009 aveva sempre e solo gareggiato in occasione dei play-offs per evitare la retrocessione, come l’anno passato quando a farne le spese furono gli azzurri.

 


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