di Andrea Nizzero – foto Getty Images
Leggendolo sulla “schedule” di giornata, quello tra Roger Federer e Tommy Robredo sembrava l’ottavo di finale meno interessante ed equilibrato. Grazie all’ottima condizione dello spagnolo e alle insicurezze dello svizzero si è invece trasformato in un match interessante, vinto dallo svizzero con una scoreline diversa dal previsto: 6-3 3-6 6-3 6-2.
Il primo set è piuttosto singolare: Federer è intoccabile al servizio, ma gioca quasi con sufficienza i turni di risposta. E’ sufficiente per arrivare più volte ai vantaggi, ma per strappare la battuta a Robredo deve attendere fino al nono gioco. Il set si conclude con il ventesimo punto vinto da Roger sul suo servizio, su altrettanti giocati. Nel secondo parziale i segnali di disattenzione visti nel primo set (e intravisti anche nel match con Malisse) cominciano a palesarsi anche nei turni di battuta dello svizzero. Sul 3-4 Roger commette un autentico pasticcio: con quattro errori gratuiti (tra cui una volèe di rovescio e un comodo dritto spedito lungo) manda Robredo a servire per il secondo set. Tommy riesce così a strappare un set a Federer, per la terza volta in carriera.
Federer, che non riesce più a spingere la palla con convinzione e si ritrova spesso ad indietreggiare sul profondo top-spin dello spagnolo, capisce che deve cambiare qualcosa. Torna quindi a prendere la rete, e la scelta paga quasi immediatamente: seppur con grande fatica, strappa il servizio a Robredo nel secondo gioco del terzo set. Lo riuscirà a conservare fino al 6-3 conclusivo, sebbene i comodi turni di battuta del primo set siano un lontano ricordo. Solo il quarto set è decisamente più tranquillo, come lascia intuire anche il punteggio.
Roger insomma non convince pienamente, ma è probabile che proprio con i quarti di finale avremo modo di farci un’idea sulle sue reali condizioni di forma. Per la prima volta in un torneo dello slam, ci sarà un derby svizzero a livello di quarti di finale. Stanislas Wawrinka ha triturato Andy Roddick, sconfitto con il punteggio di 6-3 6-4 6-4. Non c’è mai stata storia in un match in cui lo svizzero ha sovrastato il suo avversario in qualsiasi frangente, anche al servizio. Stan, infatti, ha stravinto la gara degli ace: 24 a 9 per Wawrinka che per il secondo slam di fila si qualifica per i quarti di finale.
Continua senza patemi la marcia di Novak Djokovic, che ha dominato Nicolas Almagro con l’eloquente punteggio di 6-4 6-4 6-0. Il serbo ha ribattuto colpo su colpo alle bordate del colpitore spagnolo, che peraltro conferma di non riuscire quasi mai a impensierire i big negli slam. Il numero 3 del mondo centra così i quarti di finale degli Australian Open per il quarto anno consecutivo.
Troverà un Tomas Berdych che sembra essere in condizioni strepitose. Il ceco deve ancora concedere un set nel torneo e il malcapitato Fernando Verdasco non ha fatto eccezione, regolato con il punteggio di 6-4 6-2 6-3. Il primo set è l’unico parziale equilibrato, con entrambi i giocatori a maltrattare la pallina. Equilibrio che si rompe nel decimo gioco, con Tomas che riesce a breakkare l’avversario e a dare una poderosa spallata alla partita: il mancino spagnolo non riuscirà più a ritornare a galla, sommerso dalle bordate di Berdych. Per lui è il primo quarto di finale a Melbourne in carriera.
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