L’americano annuncia il rinnovo del contratto con il “coccodrillo” ed avverte: “Farò cambiare la superficie del Roland Garros”. Niente autobiografia per adesso..
da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images

La presenza sugli spalti nel match tra Djokovic e Davydenko non era affatto casuale. Come preannunciato su Twitter, Andy aveva alcune importanti novità da comunicare, riguardanti il marchio del coccodrillo che lo veste da ormai da 4 anni. Roddick continuerà così a vestire francese fino al 2013, malgrado non sia propriamente il Roland Garros, lo slam in cui ha ottenuto i suoi migliori riscontri. “Ne abbiamo parlato poco fa con la famiglia Lacoste. Stiamo pensando a un cambio di superficie. Vi terremo aggiornati” ha scherzato il numero 1 americano, che non sembra intenzionato a scrivere un’autobiografia sulla scia del successo conseguito dalle memorie di Agassi: “Non ho ancora intenzione di parlare di me al passato” ha tagliato corto il kid del Nebraska che si è divertito a prendere in giro il collega del Times, Neil Harman, che gli chiedeva conto di quali fossero le sue indicazioni per ciò che riguarda le nuove fragranze che saranno lanciate a breve dal marchio Lacoste. “Stiamo pensando di chiamarle Neil Harman. Pensiamo che sarà un successo tra i giornalisti di tennis di tutto il mondo”. Non si può dire che il forfait abbia fatto perdere il buon umore al ventisettenne campione americano che era diventato testimonial di Lacoste nel 2005 per un accordo che si aggirava sui 5 milioni di dollari a stagione.
Lacoste aveva bisogno di un “endorser” illustre, anche per cercare di ampliare il suo giro d’affari sul mercato americano, dopo aver investito su atleti rivelatisi di secondo piano. Oltre allo statunitense, i giocatori più rappresentativi marchiati Lacoste in questo momento, sono Wawrinka, Gasquet, Chardy, Santoro in campo maschile, e Cornet, Cibulkova, Stosur e Dokic tra le donne.

La vera storia del "Coccodrillo" inizia nel 1927. René Lacoste amava raccontare come il suo soprannome fosse diventato un emblema di fama mondiale. "La stampa statunitense mi ha soprannominato "Il Coccodrillo" in seguito ad una scommessa che avevo fatto col Capitano della squadra francese della Coppa Davis. Mi aveva promesso una valigia in coccodrillo se avessi vinto una partita importante per la squadra. Il pubblico americano si è ricordato questo soprannome che sottolineava la tenacia da me dimostrata sui campi da tennis, in quanto non mollavo mai la preda! Il mio amico Robert George mi disegnò un coccodrillo che fu poi ricamato sul blazer che indossavo in campo".

Lo storico coccodrillo della Lacoste (che lo scorso anno ha esteso per altri 5 anni la propria partnership con l’Atp World Tour Finals), fa bella mostra di sé sulle divise di giudici di linea e raccattapalle. Lacoste è inoltre partner ufficiale degli Australian Open (dal 2009), il Dubai Tennis Championships, il torneo di Strasburgo, il Roland Garros (dal 1971), il Catella Swedish Open e l’Open di Tailandia.