di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
“Credo che il punto finale sarà uno dei più visti su Youtube”. A parlare è Milos Raonic, non esattamente il protagonista del punto in questione. “Peccato essere dalla parte sbagliata della rete, ma almeno il mio nome sarà nella descrizione”. Il ragazzino che in poco meno di un mese ha scalato più di 100 posizioni, sa benissimo che l’epilogo della finale del torneo di Memphis, rimarrà nella storia di questo sport come uno dei più spettacolari in assoluto.
Sono passate più di due ore e mezza al Raquet Club of Memphis, quando il canadese di origini montenegrine, si appresta a servire per annullare il quinto match point, nel dodicesimo gioco del terzo set. Ne ha salvati ben tre nel tiebreak del secondo set. Un quarto lo ha sventato nel decimo gioco del terzo, andando a rete e vedendo il passante di rovescio di Andy Roddick danzare sul nastro e poi ricadere nella metà campo dell’americano.
Siamo alla quinta palla per chiudere il match, come detto. Il canadese va ancora una volta a rete per chiudere lo scambio con una volèe di dritto incrociata, non facile per un perticone alto quasi due metri. L’angolo non è sufficientemente acuto e Roddick, per la centesima volta nel match, decide di gettare il cuore oltre l’ostacolo e, con un tuffo prodigioso, mette a segno un incredibile passante di diritto. La capriola conseguente al tuffo non gli consente nemmeno di ammirare il compimento del suo capolavoro.
A Raonic non resta che applaudire uno degli epiloghi più incredibili di sempre, al termine di un match che ha regalato le maggiori emozioni nei due tiebreak che hanno deciso i primi due parziali. Nel primo, ci sono due minibreak a testa in apertura. Si va avanti seguendo la regola dei servizi, fino a che Andy non regala all’avversario un setpoint che il canadese non capitalizza al servizio, sparacchiando fuori un comodo dritto a metà campo. Poco dopo, il nativo di Podgorica completa la frittata, lasciando sfilare un passante lungolinea tutt’altro che irresistibile, che plana sulla riga di fondo. Non sono bastati a Raonic, 17 ace e due punti in più dell’avversario, per portare a casa il primo set.
Il secondo tiebreak è una girandola di emozioni, con il canadese che mostra in occasione dei tre matchpoint annullati, un coraggio leonino, del tutto inconsueto per un ragazzo che solo adesso si affaccia a questi palcoscenici.
Il finale è la degna conclusione di un incontro giocato con grande cuore da parte di Roddick, parso debilitato sin dall’inizio del match, e bravo a rimanere concentrato, anche dopo aver mancato le occasioni a disposizione nel secondo parziale: 7-6 (7) 6-7 (11) 7-5 il punteggio finale dopo 2 ore e 36 minuti di gioco.
Per il 28enne di Omaha, si tratta del successo numero 30 in carriera. Tra i giocatori in attività, gli unici ad aver toccato e superato questa quota sono Federer e Nadal, con lo svizzero che assieme all’americano, è l’unico ad aver vinto almeno un titolo nelle ultime 10 stagioni. Per Raonic, c’è la soddisfazione di entrare definitivamente nella storia del suo paese. Il numero 37 raggiunto grazie a questo ennesimo exploit, rappresenta la posizione più alta mai occupata da un canadese nella storia del ranking. Un record destinato a cadere molto presto.
[$EmbedVideoYouTube ID:=”B4WxJA3QQHs”; $]
Il punto finale con il tuffo vincente di Roddick
Copyright © 2011 Il Tennis Italiano