di Andrea Nizzero – foto Getty Images
Nonostante l'appuntamento di Shanghai sia probabilmente il torneo Masters 1000 che trova più difficoltà nell'attirare l'attenzione di pubblico, stampa e giocatori, non si può certo affermare che questa seconda giornata non abbia offerto risultati sorprendenti e partite godibili.
L'impresa di giornata in positivo porta la firma di Kei Nishikori; in negativo, di Robin Haase. Altro non è che la medesima partita di primo turno, vinta da Kei per 06 75 76(5), osservata da due punti di vista differenti: la straordinaria, bellissima rimonta del giapponese, capace di rimontare dopo essere stato sotto per 6-0 4-1, nonché 5-3 nel terzo set, salvando 4 match point lungo il tragitto; la disastrosa disfatta dell'olandese, colpevole di aver sciupato un vantaggio pressoché incolmabile.
Le speranze di Janko Tipsarevic di qualificarsi per Londra hanno subito un duro colpo per mano di Feliciano Lopez. Lo spagnolo ha confermato di sapersi adattare molto bene alle caratteristiche del serbo (il loro bilancio è fermo sul 5 vittorie a 1 in favore di Feli) e ai campi di Shanghai, dove due anni fa raggiunse la prima e fino ad oggi ultima semifinale Masters della sua carriera. Per Tipsarevic, fresco di vittoria a Kuala Lumpur, le sconfitte al primo turno patite qui e a Tokyo rappresentano forse le prime delusioni di una seconda parte di stagione veramente eccellente.
Tra gli altri debutti degni di nota, va segnalata la bella vittoria (63 63) di Ryan Harrison, bravo ad approfittare della scarsa vena di un Troicki che ha perso al primo turno in quattro degli ultimi cinque tornei disputati, e del convalescente Milos Raonic su Michael Llodra.
Florian Mayer ha invece battuto David Nalbandian per 63 64, guadagnandosi un posto al secondo turno contro Rafael Nadal. Il maiorchino probabilmente non è troppo dispiaciuto del risultato, ma questo Mayer versione 2011 non è escluso possa creargli più problemi di un Nalbandian in cerca di forma e motivazioni.
I due match della serata cinese e del pomeriggio europeo hanno visto fortune alterne per i colori americani. I due alfieri statunitensi Andy Roddick e Mardy Fish erano opposti a due giovani di belle speranze.
Andy ha avuto la meglio su Grigor Dimitrov per 76(3) 75. Il gioco del bulgaro, tanto gradevole agli occhi quanto ancora poco efficace sul campo, ha comunque messo in difficoltà l'americano per larghi tratti di partita, mancando però clamorosamente nei momenti decisivi. Nel primo set, ha recuperato un break di svantaggio ed è riuscito ad issarsi fino al tiebreak. Il colpo più bello dell'incontro, un rovescio lungolinea vincente giocato su una sassata di dritto di Roddick, permette al bulgaro di cambiare campo sul 3 pari, ma non di trovare il filo del proprio gioco, finendo per perdere in malo modo i quattro punti che seguono e di conseguenza il set. Ancora più occasioni ha sciupato nel secondo parziale, dove è stato due volte in vantaggio di un break e non è riuscito a concretizzare un set point, finendo er perdere 3 game di fila dal 5-4 e servizio al 5-7 finale.
Paradossalmente, tra Roddick e Fish quello che aveva più bisogno di una vittoria quest'oggi era quest'ultimo, pur essendo meglio classificato e decisamente più in fiducia. Mardy, un posto a Londra come ultimo obiettivo della miglior stagione della sua carriera, si è visto battuto da Bernard Tomic. L'australiano, già top 50 e decisamente proiettato verso l'alto, ha vinto in rimonta per 46 61 64.
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