La britannica effettua l’ennesimo cambio coach: adesso è il turno di Mauricio Hadad. Nel suo paese ironizzano: “I suoi allenatori potrebbero formare una squadra di calcio”.
Mauricio Hadad cercherà di contenere le bizze di Laura Robson
Di Riccardo Bisti – 8 marzo 2014
Più capricciosa di Zamparini. Si può definire così Laura Robson, stellina del tennis britannico ferma da un paio di mesi per un problema al polso che l’ha colpita in Australia. Dopo aver sperato di lavorare con Nick Saviano (che però è già impegnato con l’ex amica Eugenie Bouchard), la britannica ha annunciato il nome del nuovo coach. A dispetto del passaporto venezuelano, Mauricio Hadad ha una certa esperienza con il tennis britannico, poiché ha già lavorato due anni con Heather Watson, “gemella” di Laura. Fu lui a guidare la Watson al successo nel suo primo titolo WTA, a Osaka 2012. Per quanto Hadad sia un coach esperto ed equilibrato, l’incarico è tutt’altro che facile. I media britannici ironizzano sul fatto che la Robson, nella sua breve carriera, sia già stata seguita da un numero di persone sufficienti a formare una squadra di calcio. Nel 2003, quando aveva nove anni, il suo primo maestro fu Alan Jones (ex coach di Jo Durie). Da allora, mentre le aspettative su Laura crescevano giorno dopo giorno, le sue partnership si sono fatte sempre più brevi. Nel 2012 ha assunto Zeljko Krajan: nonostante un background importante, il croato è durato appena nove mesi (e la separazione è stata tutt’altro che indolore, con qualche recriminazione reciproca). A seguire, si è affidata a Miles Maclagan, alla sua prima esperienza nel circuito WTA: silurato dopo quattro mesi. Sul finire del 2013, nel tentativo di fare un salto di qualità, si è appoggiata all’accademia di Nick Saviano, sperando che il coach della Bouchard potesse darle una mano. Qualche ben informato sostiene che il tentativo abbia raffreddato i rapporti tra le due. La Bouchard fu chiara: “Nick continuerà ad essere il mio coach”. La Robson si è dovuta accontentare dello sparring Jesse Witten, che nelle ultime settimane ha ripreso a giocare nel circuito ATP.
Adesso è il turno di Hadad, 42 anni, tecnico di buona esperienza. Da giocatore è salito al numero 78 ATP, poi è diventato un discepolo di Nick Bollettieri. Tanti anni fa, quando lei era ancora molto giovane, aveva lavorato con Maria Sharapova. In realtà, Hadad e Robson si conoscono da tempo. Quando allenava la Watson, c’era stato un rapporto di collaborazione. La partnership con la Watson è terminata perché lei fu colpita da febbre ghiandolare ed è rimasta ferma per qualche mese. Al rientro, ha preferito cambiare staff. In questi giorni, Hadad e Robson si sono allenati a Bradenton presso l’Accademia di Bollettieri, poi dovrebbero trasferirsi a Miami per il torneo WTA, al via tra una decina di giorni. Come detto, la Robson è ferma dall’Australian Open, quando si è fatta male al polso. Avrebbe dovuto riprendere a Indian Wells, ma ha informato tramite Twitter di non essere ancora pronta, mostrando una foto in cui tre aghetti affondavano sul polso. Salvo imprevisti, dovrebbe recarsi a Key Biscayne, anche perché si tratta di un torneo patrocinato da IMG, stessa compagnia di cui la Robson fa parte. Ovviamente, la salute viene prima di tutto, specie se il problema è in una zona delicata come il polso: proprio come Del Potro, la Robson ha avuto problemi sia al destro che al sinistro. Lo scorso luglio era salita al numero 27 WTA, ma adesso è scesa in 54esima posizione. La Robson ha 20 anni, essendo nata il 21 gennaio 1994. Ma ha avuto più coach di un 30enne…
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