Al primo torneo insieme, e con 20 anni di differenza, Laura Robson e Lisa Raymond sono in finale a Miami. Battute anche Errani-Vinci. “Ci troviamo alla grande e abbiamo gli stessi gusti”.
Laura Robson e Lisa Raymond non avevano mai giocato insieme
Di Gianluca Roveda – 31 marzo 2013
Il leggero infortunio di Sara Errani ha fatto emergere una storia curiosa, la più particolare del Sony Open di Miami. In semifinale, Sarita e Roberta Vinci hanno perso contro l’inedita coppia formata da Laura Robson e Lisa Raymond. Le iniziali sono l’unica cosa in comune, visto che l’americana e la britannica hanno…20 anni di differenza! Nel 1994, quando la Robson aveva appena 2 mesi, la Raymond ha giocato per la prima volta a Miami. La coppia si è formata per caso, perché l’abituale compagna della Raymond (Samantha Stosur) ha dato forfait a causa di un infortunio al polpaccio. “Beh, è divertente giocare con una compagna che potrebbe essere mia figlia – ha detto la Raymond, 11 Slam di doppio in bacheca – per lei è un mondo nuovo. Ha tanto entusiasmo e un grande futuro davanti a sé, forse posso insegnarle qualche segreto del doppio e trasmetterle la mia esperienza. Lei mi regala tanto entusiasmo sul campo”. La Robson, 19 anni, in genere si concentra soprattutto sul singolare. Tuttavia è una discreta doppista,tanto da aggiudicarsi la medaglia d’argento a Londra 2012 nel doppio misto, in coppia con Andy Murray. Ma non aveva mai giocato un torneo insieme a una specialista. Non è stato difficile combinare, visto che le due condividono lo stesso agente. Curiosamente, la Robson faceva già parte della vita quotidiana della Raymond, poiché una sua immagine appare sullo sfondo del computer dell’americana: è la premiazione del misto olimpico, dove la Raymond aveva ottenuto la medaglia di bronzo insieme a Mike Bryan.
“Sono abituata a stare con persone più grandi – ha detto la Robson – mia sorella ha 10 anni più di me, quindi non è molto diverso. Con Lisa andiamo molto d’accordo, poi lei ha una grande esperienza. Quando stiamo per giocare un punto importante, sa sempre cosa dire. E’ molto divertente giocare con lei e penso che le cose andranno sempre meglio". Il loro percorso a Miami è stato notevolissimo: al primo turno hanno battuto Kops Jones-Spears (teste di serie n. 6), poi hanno superato 10-8 al super tie-break Malek-Tanasugarn prima di firmare due capolavori: nei quarti hanno rifilato 6-3 7-5 alle russe Makarova-Vesnina, reduci da 20 vittorie nelle ultime 21 partite e recenti vincitrici a Indian Wells. In semifinale, come detto, sono state favorite dai problemi della Errani e dalla stanchezza della Vinci. Ma non era facile lasciare tre game alla coppia numero 1 al mondo. In finale, a chiudere il programma del torneo dopo la finale del singolare maschile, se la vedranno contro Petrova-Srebotnik. Sulla carta sarebbero sfavorite, ma non si sa mai. In palio ci sono 1.000 punti WTA e, soprattutto, un bottino di 245.000 dollari da dividersi in due. Mica male. La coppia funziona talmente bene che sono già iniziate le discussioni su Twitter per darsi un soprannome. Alla fine l’ha spuntata “Rob-mond” . Nonostante la differenza di età, le due hanno scoperto di avere qualcosa in comune. “Abbiamo grossomodo gli stessi gusti musicali – ha detto la Robson – certo, a volte io preferisco cose più recenti, ma prima del nostro ultimo match cantavamo insieme un pezzo degli anni 80: ‘Time After Time’ di Cyndi Lauper”. Non poteva esserci una scelta migliore.
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