di Fabio Bagatella – foto Ray Giubilo
A 17 anni era già nei primi 100, a 21 tra i primi 10, Richard Gasquet, alla soglia dei 24 anni, ha smarrito la via dei successi importanti. Dopo il terribile 2009, l’enfant prodige del tennis francese, che non vince un torneo da 3 anni, rischia seriamente di rimanere solo qualcosa di più di una bellissima meteora…
Quando si parla dei grandi talenti del tennis spesso si dice che sono nati con la racchetta in mano. Per Richard Gasquet mai espressione fu più azzeccata. A 2 anni è già sui campi da tennis di Sérignan (Francia meridionale) dove il padre Francis e la madre Maryse gestiscono il circolo locale. A 4 inizia a giocare e subito a vincere. Incamera titoli e trofei con due anni d’anticipo rispetto alle diverse categorie di età. Nel 1996 la nota rivista Tennis Magazine gli dedica la copertina: “Richard G. – 9 ans”. Nell’articolo il giovanissimo Gasquet viene paragonato a un “dono dal cielo” per il tennis francese. Il sogno di un nuovo Noah.
Tecnica eccellente (con uno dei più bei rovesci del circuito), classe da vendere. Questo è Richard Gasquet. Tarik Benhabiles, ex coach francese di Andy Roddick, nel 2002 ne parlava così: “Gasquet a 16 anni non è più forte di Roddick alla stessa età: è 20 volte più forte”. Guenther Bosch, allenatore del primo Becker, non era da meno: “Questo ragazzino diventerà un grande giocatore perché vede il gioco e non si accontenta come tanti di colpire forte la palla: lui gioca a tennis, nel vero senso della parola”.
Rispettando previsioni e aspettative, il transalpino, passato al professionismo nel 2002 a soli 15 anni, ha scalato costantemente il ranking Atp sino al 2007 aggiudicandosi tornei su tutte e quattro le superfici, deliziando i palati più esigenti, sconfiggendo i big (anche Federer) fino a entrare nei top ten. Quando però è stato chiamato a fare l’ultimo salto di qualità per “trasformarsi” da ottimo giocatore in grande campione… hanno avuto la meglio quelle fragilità tipiche di chi dopo tutto è un ragazzo come tanti altri.
Un fisico troppo fragile, non all’altezza del suo enorme talento, i limiti caratteriali di un ragazzo sensibile ed emotivo che già da bambino doveva diventare il numero uno al mondo, l’aver forse deciso di godersi un po’ la vita dopo un’infanzia e un’adolescenza dedicati in toto al tennis (ultimo episodio la nota vicenda del “bacio alla cocaina” per la quale ha rischiato una pesante squalifica l‘anno passato) sono tutti elementi da tenere a mente. Pure lo scomodo paragone con Nadal, più “vecchio” di 15 giorni, meno dotato e meno atteso ma subito vincente in pompa magna può aver contribuito alla “implosione” di Richard.
A soli 23 anni Gasquet ha tempo, modo e tennis per riemergere e vincere finalmente qualcosa di molto molto importante. Per il momento è una delle più grandi promesse mai espresse dal tennis francese e non ancora mantenute.
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di Fabio Bagatella – foto Ray Giubilo
L’ingresso tra i pro avviene nel 2002. A tenerlo a battesimo niente meno che il Country Club di Monte Carlo. A 15 anni e 10 mesi Gasquet si presenta alla grande stabilendo subito due record: più giovane giocatore di sempre prima a superare le qualificazioni e poi a passare un turno in un Masters Series. Sconfitti nell’ordine Davydenko (83), Voinea (64) e Squillari (53). Safin (27) ne arresta la corsa al secondo turno ma Richard incanta dimostrando colpi da campione. Un mese dopo una nuova wildcard gli permette di debuttare nello Slam parigino. “Pesca” subito Albert Costa (22) ed è capace di strappargli un set lottando per larghi tratti dell’incontro alla pari con lo spagnolo. Per soli tre mesi non fissa un nuovo record: a 15 anni 11 mesi e 9 giorni è il secondo tennista più giovane di sempre nel main draw di un Maior (nel 1983 Francois Errard vi riuscì a 15 anni e 8 mesi). Si rifà comunque chiudendo l’anno tra i primi 200 (161) anche grazie agli ottimi risultati tra Itf e Challenger: mai nessuno a soli 16 anni vi era riuscito.
Il 2003 è avaro di successi nel circuito maggiore ma denso di vittorie in quello Challenger. I trionfi di Sarajevo, Napoli, Reggio Emilia, Grenoble e Bournemouth (in quattro occasioni su cinque senza concedere nemmeno un set agli avversari) gli consentono di entrare tra i top 100 (93).
Maggiori soddisfazioni gli riserva il 2004 anche se il ranking non migliora. Raggiunge le semifinali a Buenos Aires: supera Calleri (21) e Massu (14), cedendo solo a Coria (4). Al Roland Garros si aggiudica il doppio misto con la connazionale Golovin: 34 anni in due. A Metz sfuma il primo urrah nel circuito maggiore al cospetto Haehnel (185). Chiude la stagione al numero 107.
Il 2005 è l’anno della svolta nonostante problemi fisici e di salute gli permettano di giocare solamente dalla fine di febbraio ai primi di ottobre. Monte Carlo gli porta nuovamente fortuna. Supera Davydenko (15) e il leader mondiale Federer. Si arrende in semifinale al futuro vincitore, Nadal (17), dopo aver annullato quattro match points. Due settimane dopo ad Amburgo, Federer si “vendica” battendolo in finale. Arrivano anche le prime vittorie Slam: a Parigi è ancora Nadal (5 del seeding) a sconfiggerlo al terzo turno, a Wimbledon e all’US Open sono Nalbaldian (19) e Ginepri (46) negli ottavi. L’erba di Nottingham gli regala finalmente il primo titolo Atp: Gasquet domina dall’esordio alla finale dove lascia 5 giochi a Mirny (40). Gli ottimi risultati tra aprile e giugno lo proiettano stabilmente nei primi 20. E’ il miglior francese del ranking di fine anno (16) ed il solo (con Safin, Nadal e Nalbaldian) capace di piegare Federer nel corso del 2005.
Il 2006 è un’altra grande annata. Fino a metà giugno poche soddisfazioni ed un bilancio di 7 vittorie in 20 incontri disputati. La seconda parte della stagione è decisamente diversa: ben 27 vittorie in 35 matches disputati. L’importantissima conferma della vittoria di Nottingham funge da turning point. Si aggiungono i successi di Gstaad e Lione (in finale lascia rispettivamente 7 giochi a Byorkaman, 77, e 4 a Gicquel, 61); la finale al Masters Series del Canada (supera tra gli altri Blake, 6, prima di cedere al solito Federer) e gli ottavi all’US Open (ko contro Hewitt, 17, in 5 set). Si conferma il miglior tennista francese chiudendo per il secondo anno nei top 20 (18).
La definitiva consacrazione nel 2007. Dopo tanti inizi in sordina o condizionati da vari guai il trend cambia: semifinale a Sidney, ottavi all’Australian Open (superato da Robredo, 6) e quarti a Marsiglia. Niente tris a Nottingham sconfitto nei quarti da Clemont (38) ma la settimana successiva è lo Slam londinese a ripagarlo della delusione precedente. Giunge nei quarti senza perdere un set e riesce a piegare Roddick (3) in un epica battaglia conclusasi 8-6 al quinto recuperando due set di svantaggio. E’ per l’ennesima volta Federer (1) a fermarne la corsa in semifinale ma per il 21enne Gasquet c’è comunque la prestigiosa soddisfazione dell’entrata trai top ten. Nella seconda parte della stagione continuano i grandi risultati: trionfo a Mumbai (dove perde soltanto 20 giochi nei cinque incontri disputati), finale a Tokyo la settimana successiva demolito da un superlativo Ferrer (8) e semifinale al Masters Series di Bercy (ko con Nalbaldian, 21 dopo aver regolato Blake, 6). Ciliegina sulla torta di un’annata magica la qualificazione al Masters di Shanghai. Sorteggiato in un girone di ferro con Nadal (2), Djokovic (3) e Ferrer (6), Richard vince contro il serbo ma nulla può contro i due spagnoli. Con ben 49 match vinti, l’8o posto nel ranking ATP (4 anni dopo l‘ultimo francese, Grosjean), oltre un milione di dollari guadagnati, il 2007 di Richard può considerarsi un’annata formidabile. Il francese sembra pronto per il definitivo boom.
Nel 2008 Gasquet non conferma quanto di buono fatto vedere l’anno prima. Non è una stagione completamente negativa perché si registrano la finale di Stoccarda persa contro Del Potro (65), le semifinali di Bucarest e Tokyo, i quarti al Queen’s, al Masters Series del Canada e a Pechino. Non riesce però a difendere la semifinale di Wimbledon cedendo al quinto a Murray (11) dopo aver condotto 2 set a 0: esce così dai top ten e non vi rientrerà più. L’infortunio al ginocchio sinistro di metà stagione, il cambio di allenatore (da Deblicker a Peyre) non lo aiutano. Lo sbarco tra i top ten dei connazionali Tsonga e Simon gli tolgono lo scettro di miglior tennista francese. L’unico top ten sconfitto è Ferrer (5) sul cemento canadese. Chiude l’anno al 25o posto mondiale.
Nonostante il promettente inizio (semifinali a Brisbane, Sidney dove supera Simon, 7, e Dubai, dove beneficia del ritiro di Murray, 4), il 2009 si rivela un anno ancor più nero del 2008. Al Masters 1000 di Miami viene trovato positivo alla cocaina. Se la cava con una squalifica di due mesi e mezzo. Riprende a giocare a fine agosto sul cemento americano ma raccoglie poco nell’ultima parte della stagione: semifinale a Metz e quarti a Kuala Lumpur e Basilea. Per la prima volta dopo cinque anni è fuori dai primi 50 (53).
Il 2010 si apre meglio di come si era chiuso il 2009. In Australia è capace di raggiungere i quarti di finale a Brisbane (ko contro Roddick, 3) e la finale di Sydney (raggiunta senza perdere set) dove perde contro un ritrovato Baghdatis (42). All’Australian Open dà spettacolo al primo turno contro Youzhny (20) in uno dei match più belli ed emozionanti del recente Major. Vittima di problemi all’anca già all’inizio del secondo set, alla fine è costretto a cedere 4-6 al quinto dopo aver lottato punto su punto. I problemi fisici ne condizionano anche il rendimento sulla terra sudamericana dove il francese ha deciso di giocare nel mese di febbraio prima dei due Masters 1000 statunitensi di marzo.
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a cura di Fabio Bagatella – foto Ray Giubilo
Nome e cognome | Richard Gasquet |
Data di nascita | 18 giugno 1986 |
Età | 23 anni |
Luogo di nascita | Bèziers (Francia) |
Nazionalità | Francese |
Residenza | Neuchatel (Svizzera) |
Altezza | 185 cm |
Peso | 75 kg |
Professionista dal | 2002 |
Gioco | Destro (rovescio a una mano) |
Titoli ATP (singolo) | 5 (2005: Nottingham; 2006: Nottingham, Gstaad, Lione; 2007: Mumbai) |
Titoli ATP (doppio) | 2 (2006: Metz con Santoro; 2008: Sidney con Tsonga) |
Finali ATP (singolo) | 7 (2004: Metz; 2005: Masters Series Amburgo, 2006: Canada Masters Series; 2007: Estoril, Tokyo; 2008: Stoccarda; 2010: Sidney) |
Finali ATP (doppio) | 2 (2007: Monte Carlo Masters Series con Benneteau; 2009: San Pietroburgo con Chardy) |
Attuale classifica ATP (singolo) | No. 54 |
Miglior classifica ATP (singolo) | No. 7 (09 luglio 2007) |
Attuale classifica ATP (doppio) | No. 137 |
Miglior classifica ATP (doppio) | No. 45 (07 aprile 2008) |
Miglior risultato Australian Open (singolo)
| Quarto turno (2007) |
Miglior risultato Roland Garros (singolo) | Terzo turno (2005) |
Miglior risultato Wimbledon (singolo) | Semifinali (2007) |
Miglior risultato US Open (singolo) | Quarto turno (2005, 2006) |
Matches vinti/persi ATP+Grande Slam (singolo) | 190/124 |
Matches vinti/persi Coppa Davis | 5/6 |
Allenatore | Gabriel Markus |
Guadagni totali in carriera | $4,301,286 |
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