Dalla Spagna giunge notizia di un tennista indagato per scommesse. Rischierebbe la squalifica a vita. Non viene fatto il nome, ma dovrebbe essere un top-100. Ad oggi ci sono state tre radiazioni.
Secondo Roberto Bautista, dovrebbero essere impedite le scommesse nei futures
Di Gianluca Roveda – 11 dicembre 2013
La notizia soffia come un vento gelido nel mite inverno spagnolo. Difficile che sia una bufala. A sganciare la bomba è stato “El Confidencial”, sito di informazione spagnolo, non certo specializzato in tennis. Un tennista iberico sarebbe sotto investigazione per un presunto aggiustamento di partite, allo scopo di trarne benefici economici grazie alle scommesse illegali. Secondo le informazioni raccolte dal Confidencial, l’implicato sarebbe al corrente dell’investigazione e pare che – se le accuse saranno confermate – dovrebbe arrivare la squalifica a vita. Non sarebbe il primo caso: hanno già pagato il serbo David Savic, l’austriaco Daniel Koellerer e il russo Sergei Krotiouk. Leggendo qua e là per il web, il nome del giocatore sembra emergere. Si tratterebbe di un tennista piuttosto noto, non un big ma comunque classificato tra i top-100. Pare che Javier Tebas, presidente della lega calcio spagnola abbia un qualche legame con la vicenda, nel senso che starebbe aiutando la difesa del giocatore. Di sicuro non ha smentito: “Non si può dire nulla di questo caso” ha risposto a chi gli chiedeva dettagli. Tebas è salito al vertice della lega sei mesi fa e si è impegnato con energia contro le scommesse illegali, denunciando l’andamento sospetto di ben nove partite di calcio. La federazione spagnola (RFET) preferisce restare alla finestra, almeno in attesa del termine delle indagini. Non c’è dubbio che il tennis sia uno degli sport più semplici per aggiustare un risultato. Non servono accordi multipli come per le gare a squadre. Un tennista più scegliere di perdere una partita e il gioco è fatto. L’unica precauzione da prendere è quella di non farsi beccare.
Il corpo investigativo che si occupa dell’argomento è la TIU (Tennis Integrity Unit), ma la Spagna ha un suo organo interno, denominato Federbet. Nei giorni scorsi, uno dei suoi rappresentanti (Alberto D’Argenzio) è intervenuto a una trasmissione radiofonica, ribadendo il concetto del tennis come terreno fertile per gli impostori. La Spagna non è uno dei paesi dove si scommette di più. In Europa, il betting è molto diffuso soprattutto nei paesi dell’est. La Spagna avrebbe un volume di scommesse inferiore anche a paesi come la Svizzera e l’Italia. Tornando al caso specifico, c’è il forte sospetto che i match sospetti riguardino il circuito inferiore, dove i tennisti non guadagnano granchè e faticano a sbarcare il lunario. Nelle scorse settimane, l’importante sito spagnolo “Punto de Break” ha riportato la conversazione con alcuni giocatori che hanno parlato della compravendita di partite e dei benefici che un tennista di secondo livello può ottenere. Basti pensare che perdere un match truccato può fruttare fino a 4.000 euro, grossomodo la stessa cifra che si ottiene vincendo un piccolo torneo challenger. A proposito di challenger, con i match truccati si possono intascare ancora più soldi. Di recente, l’altro giocatore spagnolo Roberto Bautista ha detto che dovrebbe essere impedito di scommettere nei tornei futures. “In realtà non bisognerebbe mischiare le scommesse e lo sport, ma è inevitabile. E’ più facile che succeda in un torneo future, perché le partite mettono in palio un montepremi ridicolo”. A suo dire, non è così frequente ricevere proposta di vendersi un match. “Però può succedere, e accade anche nei tornei del Grande Slam”. Secondo El Confidencial, nel caso specifico si tratta di un flusso di denaro proveniente dall’Asia. Nel calcio spagnolo successe qualcosa di analogo nella Liga dello scorso anno, quando Levante-Deportivo La Coruna vide terminare il primo tempo per 3-0 a favore degli ospiti, ultimi in classifica.
LA RADIAZIONE DI KOELLERER
LA RADIAZIONE DI SAVIC
LA RADIAZIONE DI KROTIOUK
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