Anche l’ATP ha dato il benestare: dal 2014, il torneo “500” di Memphis si sposterà nella città brasiliana. Memphis diventerà un “250”, mentre San Josè morirà.
Il torneo di Memphis sopravviverà, ma dal 2014 diventerà un semplice "250"

Di Riccardo Bisti – 25 aprile 2012

 
Tutto come previsto
. L’ATP ha approvato il passaggio a Rio de Janeiro del torneo ATP di Memphis, che però continuerà a vivere al posto di San Josè. E’ questo, in sintesi, l’esito di una vicenda partita qualche settimana fa, quando la IMX (joint venture tra la brasiliana EBX e la IMG) aveva acquistato i diritti del torneo del Tennessee e manifestato l’intenzione di portarlo in Brasile. La WTA aveva tranquillamente avallato lo spostamento, a patto che il torneo rimanesse combined, mentre l’ATP non si era ancora pronunciata. Il “Board” si è riunito durante il Masters 1000 di Monte Carlo e ha dato il proprio benestare, ma solo a partire dal 2014. Significa che l’anno prossimo il calendario resterà uguale, mentre nel 2014 cambierà tutto: il torneo 500 di Memphis si sposterà a Rio de Janeiro, ma il Tennessee non perderà il suo torneo: il 250 di San Josè, infatti, morirà e si sposterà proprio a Memphis. A parte le parole di circostanza, la soluzione piace poco all’ATP e ancora meno alla USTA (che si era opposta a questi movimenti con una lettera ufficiale), ma contro le logiche del mercato non c’è niente da fare. La "Sharks Sports and Entertainment”, proprietaria di entrambi i tornei, ha scelto di sacrificare San Josè uccidendo il secondo torneo più antico degli Stati Uniti, la cui prima edizione risale addirittura al 1889. Al contrario, Rio de Janeiro tornerà ad ospitare un torneo ATP dopo le due edizioni giocate nel 1989 e nel 1990, vinte entrambe da Luiz Mattar.
  
E’ un momento durissimo per gli Stati Uniti. Negli anni 80 erano arrivati ad ospitare 20 tornei del circuito maggiore (di cui 12 indoor), mentre adesso resteranno appena 6 eventi, con il solo Memphis a giocarsi al coperto. Morirà definitivamente la stagione indoor americana, tutto a vantaggio dei tornei europei (Rotterdam e Marsiglia su tutti), ma soprattutto del Sudamerica. Rio de Janeiro si affiancherà ai quattro tornei della “Gira Sudamericana” (Vina del Mar, San Paolo, Buenos Aires ed Acapulco) che dunque potrebbero avere benefici sul piano dell’immagine e del campo di partecipazione. L’arrivo di Rio de Janeiro, che molto probabilmente si giocherà sul cemento, potrebbe essere la “scusa” decisiva per far passare dalla terra al cemento i quattro tornei sudamericani. Se ne parla da tempo, ma l’opposizione dell’ATP e di alcuni giocatori aveva fatto slittare il progetto. Adesso sarà dura fermare la brama degli organizzatori, stufi di avere sempre i “soliti” terraioli e pochissimi europei o nordamericani.
 
Era circolata la voce che altri tornei americani (in particolare Atlanta e Washington) fossero in crisi, ma contestualmente alla notizia della morta di San Josè sono arrivate un paio di news balsamiche, che garantiranno un futuro solido almeno a medio termine. Il torneo ATP di Atlanta (che qualche anno fa ha sostituito Indianapolis) ha recentemente annunciato il nuovo title sponsor, BB&T, mentre è di poche ore fa una notizia analoga per Washington, rimasto l’unico “500” sul suolo americano. Dal 1994 si chiama “Legg Mason Classic”, ma l’arrivo di un nuovo sponsor gli farà cambiare nome in “Citi Open”. Il torneo si giocherà dal 28 luglio al 5 agosto (stessa settimana del torneo olimpico) e conterà sulla presenza di Mardy Fish, che ha “indirettamente” ufficializzato la sua rinuncia ai Giochi. Il torneo si giocherà presso il Rock Creek Park e ospiterà un torneo WTA, aggiungendo un altro tassello alla lista dei tornei “Combined”. Ottime notizie anche per il Masters 1000 di Cincinnati, il cui title sponsor "Western & Southern Financial Group" ha prolungato l'accordo fino al 2014. I calendari ATP del 2014 e del 2015 saranno resi noti quest’anno, come originariamente previsto.