In un match piuttosto tirato, decisivo è stato in favore del tennista svizzero l’unico break arrivato durante tutto l’incontro

Foto Ray Giubilo

Tanti rimpianti per Matteo Berrettini nel secondo turno dell’ATP 250 di Stoccolma, che lo vede uscire sconfitto per mano di Dominic Stricker. Lo svizzero si è imposto con il punteggio di 7-6(6), 6-4 in quasi due ore di gioco e avanza così ai quarti di finale, al termine di un match equilibrato e che è girato su pochissimi punti.

Un primo set estremamente equilibrato quello andato in scena, con una sola palla break in favore di Stricker nel settimo gioco e annullata da Berrettini con una prima vincente. Con l’arrivo del tie-break a decidere il parziale arrivano anche i rimpianti per il tennista romano, che è stato prima avanti 5-2 e poi ha avuto due set point sul 6-4, ma a vincere il tie-break è Stricker per otto punti a sei chiudendo con un vincente. La beffa è ancora maggiore se si guarda le percentuali al servizio con il 90% dei punti con la prima (19/21) che è però mancata nei momenti decisivi del set – appena il 53% di prime palle in campo – con il tennista svizzero che sulla seconda ha aggredito meglio la palla e questo gli ha permesso di portarsi avanti nel punteggio.

L’inizio di secondo set è diametralmente opposto all’andamento del primo parziale: sono infatti ben sette le palle break arrivate nei primi cinque giochi, senza però che nessuno dei due giocatori sia stato in grado di sfruttarle. L’unico break della partita è quello decisivo, arrivato in favore di Stricker nel corso del decimo gioco al primo match point utile. La sensazione anche in questo secondo parziale è stata la mancanza di aggressività da parte di Berrettini, che soprattutto in risposta non è riuscito a impensierire più di tanto il suo avversario.