WIMBLEDON. Lo svizzero supera in quattro set uno spento Djokovic e si prende l’ottava finale ai Championships. In caso di vittoria, tornerà numero 1 e scriverà altri capitoli di storia.
Roger Federer si è preso l’ottava finale in carriera a Wimbledon
 
Di Riccardo Bisti – 6 luglio 2012

 
E’ andata esattamente come voleva Roger Federer. La semifinale contro Novak Djokovic è vissuta sulla tecnica, con qualche spicchio di strategia. Non c’è stata traccia di guerra nervosa, di lotta, di testa a testa. E così Federer-Schumacher ha potuto fare gara di testa, imponendosi in quattro set con un solo attimo di paura nel cuore del terzo set. Domenica, alle 14 di Londra, lo svizzero giocherà l’ottava finale di Wimbledon. Record assoluto. Altra bella notizia per Federer: il 6-3 3-6 6-4 6-3 con cui ha eliminato Novak Djokovic è durato due ore e diciannove minuti. Quando riesce a far scivolare via i match come acqua tra le dita, Federer diventa imbattibile. Se prende il comando non ce n’è per nessuno. Nemmeno per un Djokovic che è stato abbondantemente sotto la sufficienza. Travolto nel primo set dal canovaccio della partita, si era rimesso in sesto nel secondo. Il match si è deciso nel terzo, ma poi “Nole” è letteralmente uscito dalla partita, restando a galla con il punteggio ma non con la testa. Federer ha confermato le sensazioni di Julien Benneteau, il francese che per poco non lo sbatteva fuori al terzo turno. “Mentalmente è una roccia, basta dargli una piccola chance e state certi che la prenderà”. Non ha esultato più di tanto, lo svizzero, perché sente che questo torneo di Wimbledon può essere suo. Chiunque vinca tra Murray e Tsonga sarà sfavorito.
 
Ma qual è stata la chiave di questa partita? Secondo noi il ritmo. Federer è riuscito a tenere un ritmo rapido, quasi frenetico. Quando serviva lui, passavano 12-15 secondi tra un punto e l’altro. Djokovic è uno che ama ragionare, riflettere, prendere tempo. Nella finale dell’Australian Open faceva passare anche 30-33 secondi tra i vari punti. Il ritmo imposto da Federer ne ha rallentato l’ingresso in partita. Non si spiegherebbe altrimenti quel break al sesto game, in cui “Nole” era avanti 30-0 ma ha subito quattro punti consecutivi. Dopo aver perso il primo, Djokovic si è rimesso in carreggiata e un break in avvio gli ha consentito di vincere il secondo set. E’ bastato che Federer  abbassasse la percentuale di prime palle affinchè il serbo gli saltasse addosso. La partita si è decisa nel terzo set, l’unico in cui si è visto uno spettacolo di altissimo livello. Federer ha avuto una palla break sull’1-0 e un altro paio sul 3-2, il game più bello della partita. I due hanno dato vita ad alcuni scambi pazzeschi senza che si spezzasse l’equilibrio. Sul 4-4, Nole ha avuto l’importantissima palla break che lo avrebbe mandato a servire sul 5-4. Lì Federer ha tirato fuori il meglio di sé: tre maestose prime palle hanno dato il via a una striscia vincente di cinque giochi che ha definitivamente indirizzato la partita verso Basilea. Nel quarto, Djokovic è stato molto deludente. Camminava a testa bassa, ciondolava, sembrava avere la testa già negli spogliatoi. Jelena Ristic, sua fedele fidanzata, ci credeva più di lui. E’ rimasto miracolosamente a galla ma ha fatto il solletico a Federer nei turni di battuta. E’ andato 30-30 nell’ultimo game, ma il “body language” non ingannava. A fine partita, più che felice, Federer era sollevato. Ha superato lo scoglio più duro senza sudare troppo e adesso guarda con fiducia alla finale.
 
Federer continua a fare la storia. Nessuno aveva giocato 8 finali a Wimbledon. Per lui è la 24esima finale Slam, che potrebbe sancire il successo numero 17 in una classifica in cui è già primo. Pete Sampras è fermo a 14, Roy Emerson a 12 mentre Borg, Laver e Nadal sono a 11. Per lo spagnolo sarà molto difficile accorciare le distanze. Djokovic è fermo a cinque, lontanissimo. Inoltre sarebbe il settimo titolo a Wimbledon, il che gli permetterebbe di eguagliare Williams Renshaw e Pete Sampras in questa speciale classifica. La finale di domenica, oltre a un altro pezzo di storia, metterà in palio la leadership mondiale. Se vince il torneo, Federer diventa numero 1 ATP e raggiungerà Pete Sampras a 286 settimane al comando. E lo supererà. Comunque vada, Wimbledon 2012 entrerà nella storia.