Dopo un periodo difficile, il TC Milano si affida a Riccardo Piatti e al suo staff per creare una scuola doc. Con un sogno: “Diventare come il Barcellona Calcio”.
Dopo il ritiro di Ivan Ljubicic, Riccardo Piatti ha sposato il progetto del TC Milano
 
TennisBest – 13 maggio 2012

 
La notizia era nell’aria da qualche settimana: il TC Milano era pronto ad accogliere un nome importante per dirigere il suo settore tecnico (dopo che si era interrotto il rapporto con Laura Golarsa). Ebbene, quel nome è Riccardo Piatti che, seppur impegnato come coach di Richard Gasquet, è intenzionato ad esportare trent’anni di esperienza tennistica ad altissimi livelli. Riccardo Piatti sarà affiancato da uno staff che comprende Danilo Pizzorno per la videoanalisi, Dalibor Sirola per la parte fisica e Massimo Sartori per quella tecnica. In sostanza, alcuni dei migliori esponenti del settore tecnico italiano. Una favola per quello che resta uno dei tennis club più storici d’Italia.
 
Chiaro che si tratterà di una sorta di “consulenza”: Piatti (e il suo staff) non potranno essere presenti in pianta stabile al TC Milano visti i loro impegni con giocatori professionisti. Abbiamo ricordato che Piatti sta seguendo Richard Gasquet, mentre Massimo Sartori e Dalibor Sirola lavorano con Andreas Seppi. A Piatti & Co. verrà dunque chiesto soprattutto di trasferire un metodo di insegnamento ai maestri che già operano al TC Milano, soprattutto verso chi deve prendersi cura dei tennisti più giovani: “Ho avuto la fortuna di allenare Djokovic – ha dichiarato Riccardo Piatti a Carlo Annovazzi di Repubblica – ma quando è arrivato da me aveva già le basi. Un regalo immenso a cui poi ho potuto aggiungere del mio. Io ho un modello che è il Barcellona Calcio. Ecco, il mio sogno è fare del TC Milano, il Barcellona del tennis. Lavorare su una base più ampia, far capire che cos'è il tennis, far innamorare i bambini di questo sport e tenerli legati a lungo. Poi magari troveremo il campione ma soprattutto regaleremo al nostro mondo tanti ragazzi che non abbandoneranno più la racchetta”.
 
Un progetto affascinante per un club che nell’ultimo periodo ha vissuto momenti difficili e che probabilmente solo adesso ha trovato un nuovo assetto che permette di guardare al futuro con una certa progettualità. Il tutto doveva inevitabilmente partire da un progetto tecnico perché negli ultimi anni il settore giovanile non aveva espresso i risultati che il club (e i suoi soci) si aspettava. Riccardo Piatti (che ricordiamo è il coach azzurro che ha ottenuto il risultato più straordinario portando un giovane croato, Ivan Ljubicic, dai tornei giovanili al n.3 ATP) rappresenta sicuramente la scelta migliore. Un progetto affascinante quanto difficile perché è indubbio che il Barcellona Calcio sulla sua Cantera ha investito tantissimi soldi e risorse umane. Lo stesso dovranno fare il TC Milano e il Team Piatti per creare un modello simile. Poi ci si potrebbe accontentare di un quarto dei successi di Guardiola.