Dopo Fognini, anche Andreas Seppi raggiunge la finale. A Metz batte Monfils e raggiunge la quinta finale in carriera, la prima indoor. E l’Italia è a un passo dal 50esimo titolo ATP.
La stretta di mano tra Seppi e Monfils
 
Di Riccardo Bisti – 23 settembre 2012

 
Dopo tanti successi al femminile, in questi giorni il tennis italiano ha il volto serio di Andreas Seppi e quello esuberante di Fabio Fognini. Due ore dopo che il ligure ha colto la finale a San Pietroburgo, l’altoatesino lo ha imitato a Metz (450.000$, indoor). Dopo due turni “di routine” (che bello parlare di vittorie di routine per un italiano!), ha battuto Florian Mayer (che lo precede in classifica) nei quarti e Gael Monfils in semifinale. Il francese è sceso al numero 44 ATP, ma era stabile tra i top 20 quando si è infortunato al ginocchio ed è stato fermo per quattro mesi. Non era un Monfils al 100% (e come avrebbe potuto esserlo?), però aveva battuto Seppi quattro volte su quattro. E i fantasmi dei precedenti si sono materializzati nel primo set, quando Monfils teneva con agio i propri turni di battuta mentre Seppi faticava. Il break all’ottavo gioco era la logica conseguenza delle difficoltà seppiane. Ma la partita era destinata cambiare. Ok, Metz era il primo torneo per Monfils, ma sembra proprio che i quattro mesi di stop non gli abbiano fatto cambiare atteggiamento. Si è fatto male al ginocchio perché per anni ha scambiato il campo da tennis per una pista di ghiaccio, dove scivolare a proprio piacimento. L’infortunio non lo ha fatto cambiare: il suo tennis è ancora difensivo, focalizzato su una condizione fisica esplosiva.
 
Ma i muscoli sono ancora imballati: Seppi poteva prendere il largo già nel secondo game, poi il break è arrivato sul 2-1, alla quarta opportunità, al termine di un bello scambio condotto in progressione. Un break che ha aperto la voragine delle difficoltà di Monfils. Da lì in poi, il tennis artigianale (e brutto da vedere) di Gael ha perso efficacia. Seppi ha dominato il secondo e ha trovato il break decisivo nel quinto game del terzo set. Sembrava il preludio a un finale tranquillo, invece nell’ultimo game è successo di tutto. “Come sempre!” ha sospirato Seppi nell’intervista sul campo con Sport+. Sullo 0-15, Monfils ha vinto uno scambio dopo aver colpito una palla con uno spettacolare colpo sotto le gambe. Sul 15-40, il francese ha avuto due palle per rifugiarsi sul 5-5. Sulla prima, Seppi ha avuto fortuna grazie a un nastro killer, ma è stato bravo sulla seconda, in cui si è difeso alla grande su due accelerazioni del francese e poi lo ha costretto a sbagliare. Ma non sarebbe Seppi senza un po’ di sofferenza: sul 40-40 ha sbagliato una clamorosa volèe a campo aperto, concedendo a Monfils la terza palla break. Seppi era bravo a cancellarla prendendo di nuovo l’iniziativa col dritto, poi finalmente chiudeva con una volèe alta prima di appoggiarsi alla rete, sollevato. Quella contro Tsonga (6-0 3-6 6-4 a Davydenko) sarà la quinta finale nella carriera di Seppi, la prima al coperto. Ha vinto Eastbourne 2011 e Belgrado 2012, perdendo nel 2007 a Gstaad e tre mesi fa a Eastbourne.
 
Sarà una giornata storica per il nostro tennis. E’ la quarta volta che l’Italia piazza due giocatori in finale in due diversi tornei ATP. La prima risale al “magico” 1976, quando a Bastad si giocarono il titolo Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli, mentre a Gstaad giocò in finale Adriano Panatta. Nel 1977 i tornei furono Charlotte (Barazzutti) e Firenze (Bertolucci). Nel 1980, Panatta andò in finale a Ginevra e Gianni Ocleppo a Bordeaux. E’ molto più recente la doppia finale “mista”, quando l’anno scorso Seppi si impose a Eastbourne mentre Roberta Vinci vinse sull’erba di ‘s-Hertogenbosch. Sarà una giornata storica perché se uno dei due dovesse vincere, l’Italia otterrà la 50esima vittoria nel circuito ATP. Alcuni considerano il successo di Pietrangeli a Monte Carlo nel 1968 (in quel caso i successi sarebbero 50), ma non deve essere inserito nella lista perché è arrivato qualche settimana prima che il tennis diventasse “Open” con lo storico torneo di Bournemouth.
  
LE DOPPIE FINALI AZZURRE
 
10 luglio 1976
Bastad: Tonino Zugarelli b. Corrado Barazzutti 4-6 7-5 6-2
Gstaad: Raul Ramirez b. Adriano Panatta 7-5 6-7 6-1 6-3

24 aprile 1977
Charlotte: Corrado Barazzutti b. Eddie Dibbs 7-6 6-0 *
Firenze: Paolo Bertolucci b. John Feaver 6-4 6-1 7-5
   
28 settembre 1980
Ginevra: Balazs Taroczy b. Adriano Panatta 6-3 6-2
Bordeaux: Mario Martinez b. Gianni Ocleppo 6-0 7-5 7-5
 
23 settembre 2012
San Pietroburgo: Fabio Fognini vs. Martin Klizan
Metz: Andreas Seppi vs.Jo Wilfried Tsonga

* Charlotte era un torneo del WCT di Lamar Hunt, ma l'ATP lo inserisce nel calendario ufficiale di quell'anno. Dal 1978, i tornei WCT si fusero con i Grand Prix fino al 1982 salvo poi esserne definitivamente assorbiti nel 1985