di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

Forse a qualcosa è servito l’appello lanciato da Pete Sampras una decina di giorni fa attraverso le pagine del Los Angeles Times in cui denunciava il furto di un numero considerevole di trofei – tra cui la coppa degli Australian Open, vinta nel ’94, il premio ricevuto dall’ATP quando chiuse per la sesta volta l’anno da numero 1 del mondo e due coppe Davis – trafugati da un deposito di sicurezza in cui erano stati conservati, in seguito a un trasloco.

“Mi hanno portato via un pezzo della mia storia tennistica”: erano state queste le parole amare del 7 volte campione di Wimbledon che, rivolto ai suoi due pargoli, Christian Charles e Ryan Nikolaos, nati rispettivamente nel 2002 e 2005 aveva detto: “Non mi hanno potuto vedere in campo, avrei voluto mostrare loro quanto ho saputo conquistare”.

Ebbene, il Natale in casa Sampras sarà un po’ meno triste di quanto paventato solo pochi giorni fa, visto che la polizia di Los Angeles ha rinvenuto a Griffith Park parte della refurtiva rubata qualche settimana prima. Il ritrovamento è avvenuto in seguito a una segnalazione. Non è dato sapere se tra i cimeli ritrovati (quasi 100 trofei) ci sia la coppa dell’Australian Open 1994, relativa alla prima affermazione a Melbourne di “Pistol Pete”. Oppure una o entrambe le Davis Cup smarrite, che l’International Tennis Federation (Itf), attraverso il presidente dell’Itf, Francesco Ricci Bitti, si era subito impegnata a “rifondere”.

Dopo il furto, Sampras aveva fatto sapere che i cimeli rubati – tra cui gli autografi di Elton John e Carlos Santana e gli articoli di giornali che celebravano i 64 titoli conquistati in carriera dall’americano – non erano assicurati.

Vuoi vedere che alla fine aveva ragione quello screanzato di Agassi che, durante l’esibizione “Hit for Haiti”, rispondendo alla simpatica imitazione messa in scena da Pistol Pete, aveva reagito mostrando a Sampras le sue tasche vuote. Un gesto inequivocabile, afferente alla scarsa generosità del suo eterno rivale….

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Lo screzio tra Sampras e Agassi durante l’esibizione “Hit for Haiti”

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