Scatta sabato, con le qualificazioni, la prima edizione della Firenze Tennis Cup, il nuovo Challenger da 64.000 dollari di montepremi del capoluogo toscano, presentato nell'affascinante Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Attesi sulla terra delle Cascine i top-100 Djere e Carballes Baena, un ex top-5 come Tommy Robredo, più tantissimi azzurri.“Il primo set lo abbiamo già vinto”. Ha cominciato così il suo intervento Carlo Alagna, direttore organizzativo della prima edizione del torneo ATP Challenger Firenze Tennis Cup / Trofeo Toscana Aeroporti, mentre ammirava quella che si può definire la più bella presentazione di un torneo Challenger, e non solo a livello italiano. A far da teatro, l’affascinante Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, una location invidiabile, sulle cui pareti sono passati video e immagini a ricordare il 120 anni del Circolo Tennis Firenze che ospiterà l’evento, esattamente come ha fatto fino al 1994 con il torneo ATP.

In molti si sono emozionati nel rivedere le immagini d’epoca, a partire dal Presidente del circolo, Giorgio Giovannardi, che ha ripercorso le tappe più importanti. Ma soprattutto è piaciuto l'intervento dell'Assessore allo Sport della città, Andrea Vannucci, 36 anni, tanta passione per il tennis che pratica con una certa frequenza: “Il Circolo del Tennis non è solo un ambiente sportivo ma una vera istituzione per la città”. Perché l’intento degli organizzatori è proprio quello di coinvolgere l’intera Firenze, senza che l’evento resti circoscritto al club e ai soli appassionati di tennis. Dall’entusiasmo vissuto durante la presentazione, ci si attende una risposta dei fiorentini e delle province limitrofe molto importante, come già accaduto con gli sponsor che hanno creduto fin dal principio a questa iniziativa, a partire da Toscana Aeroporti, presente con il suo Presidente, Marco Carrai.

Anche perché la qualità dei protagonisti è notevole, come dimostra una entry list di primissimo livello, alla quale si sono aggiunte le prime wild card, assegnate per il tabellone principale assegnate dalla Federazione Italiana Tennis (rappresentata dal Presidente Fit Toscana, Luigi Brunetti) a Filippo Baldi, 22 anni, vincitore della Coppa Davis junior e grande protagonista agli ultimi Internazionali d’Italia e Giovanni Fonio, 20 anni, una delle migliori promesse nazionali, a caccia dei punti per il torneo di qualificazione ATP Next Gen Finals. La terza wild card a disposizione della Fit verrà annunciata nei prossimi giorni. Gli organizzatori hanno invece offerto il loro invito a Julian Ocleppo, 21 anni, grande talento e figlio dell’ex davisman azzurro, Gianni.
Nel torneo di qualificazione invece, gli inviti sono andati a Daniele Capecchi (classe 1995 che risiede a Firenze, Adelchi Virgili, classe 1990, grande talento toscano che sa sempre divertire il pubblico, e Edoardo Lavagno, classe 1998 che è vicino a raggiungere la classifica nazionale di 2.1.

Il resto del cast è di primissimo livello, con una forte presenza italiana, per quantità e qualità dei giocatori, a partire da Lorenzo Sonego, salito al numero 90 ATP dopo il brillante successo nel torneo ATP Challenger di Genova a inizio settembre per continuare con Gianluigi Quinzi (classe 1996, ex vincitore di Wimbledon juniores), Gian Marco Moroni (classe 1998, possibile protagonista alle Next Gen ATP Finals di Milano di inizio novembre) e Matteo Donati (classe 1995). Un’occasione unica per gli appassionati per intuire chi avrà maggiori possibilità di emergere nel prossimo futuro.

Altro grande protagonista atteso è il davisman Simone Bolelli, già numero 36 del mondo, due volte vittorioso contro giocatori classificati tra i top 10 della classifica mondiale e che quest’anno ha messo in grande difficoltà perfino Rafael Nadal sulla terra di Roland Garros. Non va poi dimenticato Stefano Travaglia (classe 1991 ma fermo un paio d’anni per un brutto infortunio al polso) che quest’anno si è qualificato per il main draw sia a Wimbledon sia allo US Open e che da qualche settimana si allena con Simone Vagnozzi, in team con Marco Cecchinato.

A cercare di fermare la pattuglia azzurra saranno soprattutto i top 100 mondiali, Laslo Djere (numero 86) e Roberto Carballes Baena (numero 94) ma soprattutto Pablo Andujar, (best ranking numero 32 ATP e che in carriera ha vinto quattro titoli ATP, l’ultimo quest’anno a Marrakech) e quel Tommy Robredo che attualmente è fuori di tre posizioni dall’entry list ufficiale e che vanta un passato da numero 5 del mondo, con 12 titoli vinti in carriera nel circuito ATP, insieme a un montepremi di oltre tredici milioni di dollari.