Il canadese ha già recuperato dalla distorsione alla caviglia rimediata a Pechino. Si presenta in campo agguerritissimo all’esordio al Masters 1000 di Shanghai, frantuma senza difficoltà le armi di Paolo Lorenzi e lo stende con 37 colpi vincenti in poco più di un’ora.

Si pensava che il forfait di Milos Raonic dalla semifinale di Pechino per una distorsione alla caviglia potesse dare una mano a Paolo Lorenzi, suo avversario al secondo turno a Shanghai. Invece il canadese non solo si è presentato in campo, ma ha scaraventato addosso all’azzurro tutta la sua rabbia per l’ennesimo infortunio che ne ha condizionato il 2016. Da gennaio in avanti il suo corpo ha fatto “crac” in vari punti, però stavolta non è nulla di grave. Lo conferma il match-sparatoria con cui il gigante nordamericano si è sbarazzato di Lorenzi, chiudendo 6-2 6-4 in appena 64 minuti, con la bellezza di 37 colpi vincenti (con i 6 dell’azzurro). Più di un terzo dei punti totali, insomma, si sono chiusi con un “winner” dell’allievo di Riccardo Piatti, fra servizio, colpi di rimbalzo e discese a rete.



Difficile, per Lorenzi, fare molto di più, specialmente perché è andato subito sotto in entrambi i set, permettendo a Raonic di giocare sempre in totale sicurezza. Il canadese ha armato il servizio e non gli ha mostrato l’ombra di una palla-break, oltre a togliergli la possibilità di scendere a rete con continuità, una delle armi che Lorenzi ha mostrato di sapere usare molto bene, mentre oggi gli ha fruttato appena 2 punti sulle sole 3 sortite in avanti. Per l’azzurro si chiude qui una trasferta asiatica (la prima della sua carriera) comunque positiva: peccato per il primo turno proibitivo a Pechino e il piccolo infortunio che gli è costato il k.o. con Schwartzman a Shenzhen, altrimenti i punti raccolti sarebbero stati ancora di più.

MASTERS 1000 SHANGHAI – Secondo turno
Milos Raonic (CAN) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-2 6-4