Lo spagnolo fallisce l'accesso in finale a Buenos Aires, battuto al fotofinish dal brillante Dominic Thiem, che pure gli ha concesso parecchie chance. I tornei della Golden Swing dovrebbero essere terra di caccia, ma se perde anche i match combattuti…

E' costretto ad arrendersi, Rafael Nadal. Al termine di una battaglia che sfiora le tre ore, contro il talentuoso Dominic Thiem. Si arrende 6-4 4-6 7-6 nonostante i segnali incoraggianti, la grinta e il cuore. Ma non l'abbiamo ritrovato. Almeno, non ai livelli a cui ci aveva abituato. L'austriaco, atteso al varco per dimostrare di non essere una meteora, ha dimostrato tutti i limiti e i pregi che lo caratterizzano. Grandissimi colpi alternati a momenti di blackout. Dal primo all'ultimo punto. L'inizio dell'incontro sembra essere in discesa per lo spagnolo, con il break immediato al secondo gioco. Ma al momento di confermarlo, Nadal, palesa tutti i suoi limiti attuali. Tre gratuiti di dritto, affossati in rete, spianano la strada per il controbreak all'austriaco. Si continua all'insegna dell'equilibrio. Rafa è troppo falloso per essere vero. O forse il nuovo Nadal è proprio questo. E dopo una palla break annullata per parte, si giunge al nono gioco. Nadal lo gioca in maniera disastrosa e concede il servizio senza colpo ferire. Per l'austriaco è gioco facile chiudere il set, per 6 giochi a 4.


RAFA RESTA A GALLA COL CORAGGIO

Comincia il secondo set. Dominic si ritrova ad affrontare la palla break che può rimettere in vita Nadal. Lo spagnolo è sottotono, è un parente nemmeno tanto stretto del giocatore che conosciamo. Ma ridargli fiducia può essere letale. L'austriaco non fa una grinza. E con il primo ace dell'incontro annulla il pericolo, come fosse un veterano qualsiasi. Lo spagnolo continua a far fatica, il pubblico lo sostiene a gran voce. Thiem non ha intenzione di scendere di livello. Sempre più efficace al servizio, sempre più incisivo con il rovescio, con il quale regala numerosi ricami al pubblico argentino. L'austriaco sa che l'opportunità passerà lungo il fiume. Settimo gioco: lo spagnolo sembra non averne davvero più. Male al servizio, malissimo con il dritto, peggio con il rovescio. Salva la palla break con grandissimo coraggio. E con la complicità di Thiem, che manca di coraggio proprio nel momento cruciale. Rischia tantissimo, anche nel nono game, Nadal. Avanti 40 a 0, si ritrova costretto ai vantaggi. E tiene il servizio solo alla quinta opportunità. Ma ecco palesarsi l'incoscienza e l'inesperienza dell'austriaco tutte assieme. Thiem serve sul 4 a 5 e con due orrori gratuiti regala il set ad Nadal.

 

THIEM SPRECA, MA NON FINO ALLA FINE

Si va al terzo. La musica che suona è sempre la stessa. Nadal fatica e Thiem fa il bello e il cattivo tempo. Un passante meraviglioso di dritto regala all'austriaco subito una palla break. Rischia di diventare la sagra delle occasioni perse, per il giovane talento. Thiem spreca la prima, non concretizza nemmeno la seconda. Ne ottiene una terza. E questa è quella buona: costringe all'errore Nadal e scappa via. Poteva crollare, dopo aver appena regalato un set. Dura appena tre game l'illusione dell'austriaco. Sul 2 a 1 mette in piedi un nuovo teatrino degli orrori e restituisce il break, riesumando ancora il maiorchino. Si prosegue ora senza sussulti, si aspettano solo i titoli di coda e che sia svelato il finale. Thiem serve nuovamente sul 4 a 5. I due giocatori sono allo stremo. L'austriaco sbuffa, cancella un matchpoint e pareggia i conti. Al termine del game più lungo dell'incontro. Si giunge quindi al finale più giusto, più agognato. Il tiebreak. Lo inizia malissimo, Nadal, con un doppio fallo. E lo continua peggio. Thiem si ritrova sul 6 a 1 in pochi istanti. L'austriaco riesce a dilapidare tre matchpoint, al cospetto di un avversario al capolinea. Ma chiude al quarto, dopo due ore e cinquanta minuti. Seconda vittoria in carriera contro un top ten, quinta finale in carriera (tre i successi), tutte ottenute in un 250.  


ATP 250 BUENOS AIRES – Semifinale
Dominic Thiem (AUT) b. Rafael Nadal (ESP) 6-4 4-6 7-6