Cancellati i timori della scorsa settimana, Nadal rifila un secco 6-2 6-2 a Lukas Rosol. Battere il ceco, verso cui non nutre alcuna simpatia, è sempre una bella soddisfazione per lui. E se fosse proprio l'odiato indoor a restituirci il Rafa che conosciamo? 

Le buone sensazioni della vigilia sono state confermate da un'ottima prestazione. Ok, il campo di Parigi Bercy è più lento rispetto a Basilea, dove aveva rischiato di perdere contro Lukas Rosol, ma il 6-2 6-2 con cui ha punito il ceco profuma di sentenza. Nadal è in perfetta forma fisica e sta lentamente ritrovando colpi e fiducia. Forse è un po' tardi per ottenere un exploit nel 2015, ma è un buon viatico per l'anno prossimo. Contro il ceco, da cui aveva perso in uno storico match a Wimbledon 2012, ha smarrito appena sei punti sul suo servizio e ha chiuso la pratica in poco più di un'ora. “A dire il vero non mi sono preparato in modo diverso rispetto alla scorsa settimana – ha detto Nadal – semplicemente è stato un altro match, difficile, contro con buon giocatore. Lui è sempre duro, ma ho giocato molto meglio rispetto a Basilea. E' stata una partita solida, con pochi errori. Poi ho servito bene e ho cercato di costruirmi il punto con il dritto”.


RAFA, 2015 SENZA MASTERS 1000?

Non c'è stata partita, con Nadal sempre avanti e Rosol impossibilitato a costruire il suo tennis. Rafa avrà pure giocato una “cattiva” stagione, al di sotto delle aspettative, ma il bilancio parla di 57 vittorie e 18 sconfitte. Certo, in caso di mancata vittoria a Bercy chiuderà senza vincere neanche un Masters 1000 dopo che ne aveva intascato almeno uno dal 2005 al 2014. Tra l'altro, Bercy non è certo il suo torneo preferito: quella del 2015 è solo la sua quinta partecipazione e vanta soltanto una finale, persa contro David Nalbandian nel 2007. Più in generale, il cemento indoor è la sua peggiore superficie. Paradossalmente, proprio i palazzetti stanno dando i primi vivi segnali di un Rafa in ripresa dopo che per tutto l'anno la freccia è andata verso il basso. Tra gli altri match, si segnala la faticosa vittoria di Tomas Berdych contro il padrone di casa Edouard Roger Vasselin, n. 149 ATP. Berdych ha splendidi ricordi di Bercy, avendoci vinto il suo unico Masters 1000 ormai 10 anni fa. Ha servito piuttosto male, con un modesto 47% di prime palle, ma alla fine l'ha spuntata con il punteggio di 6-3 4-6 7-5. A volte i successi si costruiscono anche così.

 

ATP MASTERS 1000 PARIGI BERCY – IL TABELLONE