Sonora sconfitta per Nadal a Cincinnati. Lo spagnolo incassa dieci game di fila contro Borna Coric e ne raccoglie appena quattro, peraltro facendosi curare a spalla e gomito. “Ero troppo stanco dopo l’inattività e le fatiche olimpiche”: Il croato si rilancia dopo una stagione non esaltante e punta ad alcuni record di precocità. BORNA CORIC INTERVISTATO DA LORENZO CAZZANIGAIl risultato ci poteva stare, ma sorprendono le dimensioni. 11 partite in nove giorni e l’esordio a Cincinnati hanno letteralmente sfibrato Rafa Nadal, 30 anni e un fisico che non è più quello di una volta. Certo, non gli è capitato spesso di perdere dieci game di fila. Il 6-1 6-3 incassato da Borna Coric ha fornito l’assist al sito ufficiale dell’Associazione Giocatori per pubblicare una serie di statistiche, alcune interessanti, sulla portata storica di questo risultato. Per il croato è la prima volta nei quarti di un Masters 1000, raggiunti nel modo migliore. Prima ha battuto Nick Kyrgios (con tanto di matchpoint annullato), poi ha eliminato Nadal con ancor più crudeltà di quanto avesse fatto due anni fa a Basilea, quando lo spagnolo stava sfogliando la margherita sull’idea di operarsi o meno di appendicite. Un paio di dati, meglio di qualsiasi considerazione, spiegano l’esito di questo match: Nadal ha tirato appena 9 vincenti a fronte di 29 errori gratuiti, quasi due per game. Ma, soprattutto, ha vinto appena il 13% di punti con la seconda palla. Una dato clamoroso, soprattutto se raccolto dal giocatore che vanta la migliore percentuale di trasformazione negli ultimi dieci anni, superiore al 56%. Vuol dire che non era giornata. Rafa si è visto piombare addosso tutta la stanchezza accumulata in questi giorni, manifestata dagli interventi del trainer a spalla e gomito. Il polso malandato non dovrebbe essere interessato. Vinto il primo game, ne ha incassati dieci di fila e si è trovato in svantaggio 6-1 4-0. Coric è un duro e non si è fatto impressionare quando Rafa ha continuato a combattere, riuscendo a chiudere in 71 minuti.

AVREMO UN VINCITORE “ALTERNATIVO”?
“Ero troppo stanco – ha detto Nadal – gomito, spalla. Due mesi e mezzo senza tornei, ma soprattutto senza allenarsi, poi l’enorme sforzo alle Olimpiadi, infine venire qui…era davvero troppo”. Adesso avrà 10 giorni per trasferirsi a New York e prepararsi in vista dello Us Open, dove comunque non sarà tra i primi favoriti nonostante l’abbia vinto due volte (2010 e 2013). Per uno con il suo tennis, e il suo fisico, l’allenamento è troppo importante. E così il tennis riscopre un protagonista che si era fatto notare per la prima volta un paio d’anni fa, ma nel 2016 aveva fatto un passo indietro dopo aver raggiunto il best ranking la scorsa estate. Coric si è presentato a Cincinnati da numero 49 ATP. Quest’anno non ha fatto cose straordinarie: ha raggiunto due finali ATP in eventi di secondo piano (Chennai e Casablanca), ma nei grandi eventi non è andato oltre il terzo turno del Roland Garros. Adesso si rilancia, anche se ha fatto il modesto: “Rafa ha iniziato molto bene e ho pensato che il match sarebbe stato ben diverso – ha detto Coric – ma questo è il tennis. Un giorno giochi bene, il giorno dopo giochi male”. Lapalissiano, così come le statistiche che lo hanno reso il primo teenager nei quarti di un Masters 1000 dai tempi di Ernests Gulbis, che ci riuscì proprio a Cincinnati nel 2008. Dovesse battere il vincente di Cilic-Berdych, diventerebbe il primo teenager semifinalista in questo torneo dai tempi di Pete Sampras (1991). in caso di successo finale (calma…) ci hanno fatto sapere che sarebbe il più giovane in un Masters 1000 dal 2005 (Nadal a Madrid), mentre a Cincinnati il più giovane vincitore resta Boris Becker nel suo magico 1985. Da segnalare che, tra i Fab Four, è rimasto in gara soltanto Andy Murray, viste le assenze di Federer e Djokovic. Ci sono dunque discrete chance per vedere un vincitore diverso. Normale? Mica tanto, visto che i Big 4 hanno vinto 54 degli ultimi 58 Masters 1000….

ATP MASTERS 1000 CINCINNATI – Ottavi di Finale
Andy Murray b. Kevin Anderson (SAF) 6-3 6-2
Bernard Tomic (AUS) b. Kei Nishikori (GIA) 7-6 7-6
Milos Raonic (CAN) b. Yuichi Sugita (GIA) 6-1 3-6 6-1
Dominic Thiem (AUT) b. Gael Monfils (ritiro)
Marin Cilic (CRO) b. Tomas Berdych (CZE) 6-3 4-6 6-4
Borna Coric (CRO) b. Rafael Nadal (SPA) 6-1 6-3
Steve Johnson (USA) b. Jo Wilfried Tsonga (FRA) 6-3 7-6
Grigor Dimitrov (BUL) b. Stan Wawrinka (SUI) 6-4 6-4