Già a New York per preparare lo Us Open, Rafael Nadal è tornato sull’esperienza olimpica. Pur contento di come sono andate le cose, recrimina per il comportamento di Nishikori nella finale per il bronzo, nonché per l’organizzazione dell’ITF. E poi torna sull’infortunio: “Il polso mi dà ancora fastidio, è un problema che si risolve lentamente”.

Messa in archivio l’avventura olimpica e la fugace apparizione a Cincinnati, Rafael Nadal si trova già a New York. Lo spagnolo si sta allenando in vista dello Us Open 2016, dove l’anno scorso fu eliminato al terzo turno da Fabio Fognini. Tuttavia, ha già pianificato la primissima parte del 2017. Anziché lo storico appuntamento di Doha, cui partecipa da molti anni, esordirà a Brisbane. Per gli organizzatori del Queensland è una piccola rivincita dopo aver perso Roger Federer, che dopo tanti anni tornerà a giocare la Hopman Cup. Dagli States, Rafa ha rilasciato un’interessante intervista all’emittente Cadena Ser, in cui ha parlato nuovamente delle Olimpiadi e del suo problema al polso. “Continua a darmi fastidio – ha detto – è una cosa un po’ delicata. Mi sono fatto male a Madrid, e da lì in poi è stato un processo complicato. Continua e crearmi qualche fastidio, però nelle ultime due settimane non ci sono stati peggioramenti, e questa è una bella notizia. Faremo il possibile per rendere le cose migliori e giocare senza limitazioni”.

Rafa è poi tornato sull’esperienza olimpica, cui teneva molto. A Rio è andata bene, visto che ha raccolto un oro in doppio. “Non mentirò: preferisco uno Slam all’oro olimpico, però ai Giochi c’è un clima speciale, si giocano ogni quattro anni e non sai mai se sarà l’ultima volta”. Tuttavia, Nadal è ancora un po’ seccato per il comportamento di Kei Nishikori durante la finale per il bronzo. Dopo aver perso il secondo set, il giapponese è uscito dal campo per un toilette stop, ma è rimasto fuori quasi un quarto d’ora e poi ha vinto il terzo. “Credo che non sia stato sportivo, soprattutto tenendo conto che lo ha fatto ai Giochi. Non va bene fermare la partita in questo modo, ma mi ha dato ancora più fastidio che gliel’abbiano lasciato fare. Quelli che dovevano controllare, non hanno fatto nulla”. Anche in virtù di questo, Nadal era un po’ seccato per l’organizzazione messa in piedi dalla Federazione Internazionale. “Credo che abbiano sbagliato sotto vari aspetti, ad esempio gli orari. Uno vorrebbe giocare al massimo in tutti i tabelloni, e poi è costretto a lasciarne uno. Io avrei voluto giocare il misto con la Muguruza, ma il medico me lo ha impedito e così ho perso una chance di medaglia”.