US OPEN, DAY 13 –Djokovic e Nadal sembrano avere un margine sufficiente su Wawrinka e Gasquet. Temiamo che lo svizzero non riesca a ripetere la prestazione contro Murray. La storia delle sfide Nadal-Gasquet parla da sola… 
Sulla carta, Richard Gasquet non ha chance contro Rafael Nadal

Di Riccardo Bisti – 7 settembre 2013

 
Prese entrambe le semifinali femminili. In verità, ci aspettavamo più battaglia. Credevamo che la Pennetta avrebbe messo in discussione il risultato finale e Na Li mettesse in difficoltà Serena Williams. Niente di tutto questo. In questo momento, il tennis femminile è una questione per due. Sospettiamo che lo sia anche il maschile. Richard Gasquet e Stanislas Wawrinka hanno offerto le storie più emozionanti del torneo, ma sono destinati a cadere contro Djokovic e Nadal. Una finale inedita sarebbe più affascinante, ma la solidità dei più forti interromperà la favola. Wawrinka ha più chance di Gasquet, ma per una serie di ragioni siamo convinti che non riproporrà la prestazione di giovedì. E nemmeno quella di otto mesi fa in Australia contro lo stesso Djokovic.
 
DJOKOVIC – WAWRINKA
E' necessario partire dall’ultimo scontro diretto. Scrivemmo che avrebbe potuto essere considerato il match dell’anno. E’ ancora in lizza. Furono cinque ore di mazzate che hanno premiato Djokovic, peraltro aiutato da una chiamata arbitrale favorevole sul 4-4 al quinto. Finì 12-10 e il serbo si strappò la maglia come se fosse stata una finale. Chi spera in un successo dello svizzero, magari perchè predilige il rovescio a una mano, si affida a quel ricordo. Ma i precedenti dicono altro. Sono 14-2 per il serbo, che sarebbe 14-1 perchè una delle due vittorie dello svizzero è arrivata per ritiro. L’unico successo “vero” di Wawrinka risale a Vienna 2006, quando “Nole" aveva appena 19 anni. Da allora sono arrivati undici successi di fila, alcuni molto netti. Dodici mesi fa, allo Us Open, Wawrinka si ritirò sul 6-4 6-1 3-1 per Nole. Poi c’è stato il match australiano che ha cancellato (quasi) ogni memoria del passato. Difficilmente vedremo lo stesso spettacolo. Allora si giocò in notturna, erano gli ottavi. Stavolta sarà una semifinale sotto il sole (si spera) di mezzogiorno. Magari ci sarà pure un po’ di vento. Insomma, non le migliori condizioni per una bella partita. Raramente, la prima semifinale dello Us Open è stata spettacolare. Detto questo, Wawrinka può farcela? Se gioca come contro Murray, certamente. Ma anche Djokovic è in formissima e sa come fermare il martellamento. Inoltre scenderà in campo al top della concentrazione, proprio perchè messo in guardia dal precedente. E Wawrinka? Anche se è uno spavaldo, non è certo un uomo d’acciaio. Magnus Norman può avergli trasmesso un po’ di aplomb svedese, ma sarà la prima semifinale Slam dopo tanti anni di carriera, al 35esimo tentativo. Ci stupiremmo se non patisse un po’ di tensione. Al contrario, per il serbo sarà la 14esima semifinale consecutiva. E lo Us Open è un torneo fondamentale per conservare qualche speranza di chiudere l’anno al numero 1 ATP. Lo avrete capito: non vediamo la sorpresa. A differenza di Murray, Djokovic non cede mai sul piano mentale. E Wawrinka avrà un calo dopo l’impressionante partita di giovedì. Gli organizzatori, probabilmente, sono convinti che sarà la finale più lunga. Non si spiegherebbe altrimenti la collocazione alle 12 con Nadal e Gasquet che avevano giocato addirittura mercoledì. Hanno ragione, ma non ci aspettiamo una battaglia furibonda. Sarà un match abbastanza simile a Djokovic-Youzhny. Lo svizzero ha più grinta e darà più battaglia nei set persi, ma alla fine cederà.
Djokovic in quattro set.
 
NADAL – GASQUET

Si è parlato più del match di Tarbes nel 1999 che di tutto il resto della rivalità. E’ normale: qualcuno ha messo il filmato su Youtube e fa sempre impressione (e tenerezza) vedere due campioni quando avevano 13 anni. E’ anche un modo per “caricare” una sfida che sarà gestita senza grossi problemi dallo spagnolo. E’ vero che Gasquet è cresciuto molto sul piano fisico, ma contro un Ferrer in palla avrebbe perso. E Nadal, oltre ad essere (molto) più forte di Ferrer, è anche più in forma. I precedenti sono 10-1 per Rafa, ma sarebbero 10-0 se non si considerasse il secondo turno del challenger di St. Jean de Luz 2003, quando si ritirò dopo aver perso il primo set. Da allora, solo vittorie di Rafa. Alcune combattute, altre più nette. Si sono trovati anche allo Us Open 2009 (al primo turno) e finì 6-2 6-2 6-3 per lo spagnolo. Che partita sarà? Gasquet deve servire bene e accorciare il campo, magari prendendo spesso la rete e costringere Nadal a giocare il passante in condizioni difficili. Ma contro Rafa sarà durissima. Ci aspettiamo un match simile a Nadal-Kohlscreiber. Gasquet partirà bene, ma si spegnerà punto dopo punto, game dopo game. Dei miglioramenti fisici abbiamo parlato qualche riga fa, ma Nadal lo costringerà a fatiche inenarrabili. Dando un’occhiata ai precedenti, si nota come spesso ci sia stata partita in avvio, poi Nadal abbia preso il largo. Non ci sono indicatori che che possa andare (troppo) diversamente. Forse perderà l’ultimo set per 6-3 e non per 6-1, ma difficilmente potrà andare oltre. C'è qualche dubbio sul numero di set: tre o quattro? Gasquet può vincere soltanto il primo: ci riuscirà? Secondo noi no. Nadal può avere qualche distrazione nei primi turni, non certo in semifinale. Giocando per secondo, inoltre, non vorrà dare troppe ore di vantaggio al vincitore della prima semifinale. C’è un altro aspetto che ci spinge a pensare a un 3-0 Nadal: il servizio. Rafa sta servendo alla grande, tanto da non aver ancora subito un break in tutto il torneo. Manco si chiamasse Sampras, Ivanisevic o Philippoussis. Tanto agio nei turni di battuta gli servirà in risposta. Un Gasquet al 1000% può arrivare a livello di top-5, ma i primi due sono di un altro pianeta. E lunedì sera, ancora una volta, si giocheranno il titolo Rafael Nadal e Novak Djokovic. Sarà la “bella” dopo le finali del 2010 (Nadal) e 2011 (Djokovic).
Nadal in tre set.

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