Per un isolano, l’estate è il periodo più importante dell’anno. Sono i mesi in cui si cerca di guadagnare quanto serve per vivere tutto l’anno, si vede un mondo nuovo arrivare a casa propria e, quando tutto è finito, si tira una linea e si fa il bilancio. Ogni estate ha una storia a sé: ci sono quelle buone, quelle che non lasciano traccia e finiscono nel dimenticatoio, e quelle che invece vanno cancellate in blocco. Rafa Nadal è un isolano e lo spirito della sua terra ce l’ha, forte. E le sue estati non sono quasi mai state banali. A inizio carriera, la fine della sua estate era rappresentata dal Roland Garros, che in realtà si gioca sul finire della primavera. Quando ha capito di poter competere anche a Wimbledon, la sua estate è diventata più lunga e il bilancio ha iniziato a farlo un po’ più avanti. Il primo successo sui prati londinesi gli dà il là per diventare per la prima volta numero 1 del mondo: in quei giorni da nuovo Re vince anche l’oro olimpico, un agosto magico. La vita di Nadal cambia tremendamente un anno dopo, quando Soderling lo abbatte a Parigi e un infortunio gli fa saltare il torneo di Wimbledon. Addio al numero 1, estate da dimenticare. La rincorsa al primato riparte e dopo un anno Nadal è Re assoluto, vince Parigi, Wimbledon e per la prima volta trionfa allo US Open.
NUMERO 1 PER LA QUARTA VOLTADue anni più tardi arriva un altro momento difficile: Rafa perde in modo rovinoso a Wimbledon e dà l’addio alle Olimpiadi di Londra, dove sarebbe stato anche portabandiera della sua Spagna. Mentre i suoi avversari in quelle settimane disputano partite memorabili, lui ripiega sul mare. Dalle foto pubblicate non lo si vede affatto felice. D’altronde gli isolani non vanno quasi mai al mare d'estate. Nel 2013 vince ancora il Roland Garros, ma scivola di nuovo a Wimbledon, si ritempra, serve in modo divino, ad agosto vince i Masters 1000 sul cemento prima di trionfare ancora a New York. Alti e bassi nel due annate precedenti prima di un’estate vissuta con tanta tensione, nel 2016. Un infortunio al polso lo costringe al ritiro a Parigi, salta Wimbledon. I Giochi di Rio sono a rischio. Rafa questa volta ce la fa, è portabandiera e quando entra allo Stadio Olimpico è felice come un bambino che riceve il giocattolo tanto desiderato. Vince l’oro in doppio, stremato è quarto in singolare. L’enorme sforzo lo paga amaramente e la stagione la chiude male e in anticipo. Il 2017 inizia con tanti dubbi, ma fin qui è stato eccellente, tante vittorie, tanta continuità, il 10° Roland Garros, ma anche 3 sconfitte contro l’amico Roger Federer. Il 21 agosto Rafa viene premiato con il ritorno alla prima posizione mondiale, a tre anni di distanza dall’ultima volta, per la quarta in totale. Probabilmente se giocherà come ha fatto dopo Parigi, a fine anno non sarà il numero 1. Eppure, dopo aver provato l’ebbrezza del vertice, Rafa ha confermato – da isolano doc – di aver un legame vero con l’estate. E allora siamo qui a domandarci: come finirà il "verano" 2017 di Rafa Nadal?