Lo spagnolo racconta un divertente aneddoto risalente al 2005. Dopo la prima vittoria ad Acapulco, nella fretta per non perdere l'aereo, lasciò il trofeo in taxi. Il torneo gli ha fatto avere una replica, ma ancora oggi c'è qualcuno con il trofeo originale in mano. “O magari lo ha buttato nella spazzatura!” scherza Rafa, che giocherà meno tornei: “Voglio allungare la mia carriera”.

Al di là dell'esito finale, l'Australian Open ha rilanciato le ambizioni di Rafael Nadal. Lo spagnolo è nuovamente tra i protagonisti del tour e – probabilmente – sarà l'uomo da battere sulla terra battuta. Prima di annusare la polvere di mattone, tuttavia, giocherà altri tre tornei sul cemento. Partirà stanotte da Acapulco, dove sfiderà Mischa Zverev al primo turno dell'Abierto Mexicano Telcel. Per Rafa sarà la terza presenza in Messico, dove è ancora imbattuto. Nelle due precedenti apparizioni (2005 e 2013) si è sempre aggiudicato il titolo. Curiosamente, in dieci partite, ha affrontato soltanto tennisti spagnoli e argentini. Non è sorprendente, poiché fino al 2013 il torneo si è giocato sulla terra battuta, salvo poi passare al cemento. Nel 2013 si è imposto su David Ferrer, mentre nel 2005 – sua prima stagione da top-player – vinse in finale su Albert Montanes. Giunto ad Acapulco qualche giorno fa, Rafa ha raccontato un curioso episodio relativo risalente al 2005. Lo spagnolo, allora 18enne…ha perso il trofeo! Dopo il successo, si precipitò in aeroporto per non perdere il volo di ritorno per casa. Il taxi che lo portava a Città del Messico, tuttavia, incontrò un grande traffico. “Per fortuna, Benito Perez Barbadillo conosceva il pilota. Per questo, ci ha aspettato”. Ma nella concitazione del momento, Rafa ha lasciato il trofeo nel taxi. Per fortuna, qualche anno dopo, il direttore del torneo Raul Zurutuza (nella foto in alto, al momento dell'arrivo di Rafa ad Acapulco) gli ha fatto pervenire una copia del trofeo con la placca “giusta”, relativa al 2005.

ZIO TONI E LA PROGRAMMAZIONE
​Nadal ha raccontato l'aneddoto proprio ad Acapulco, durante un evento pre-torneo. “Dunque c'è qualcuno che possiede il trofeo del torneo di Acapulco senza averlo mai vinto!” ha detto il presentatore. “Magari lo ha buttato nella spazzatura!” ha scherzato Nadal. Quest'anno sarà ben più complicato centrare il tris: non solo si gioca sul cemento, ma il campo di partecipazione è straordinario: sono sbarcati ad Acapulco sei top-10 (oltre a Nadal, ci sono Djokovic, Raonic, Thiem, Cilic e Goffin) più Juan Martin Del Potro. Da parte sua, Rafa ha ribadito che da adesso in poi adotterà una programmazione intelligente, finalizzata a prolungare la carriera e meno al ranking ATP. Non lo vedremo più giocare 22-23 tornei all'anno, ma soltanto gli eventi più importanti. In questo modo, spera di non logorarsi troppo. Rafa si è poi detto molto rilassato sulla decisione di zio Toni, che non lo seguirà a partire dal 2018. “E' sempre stato libero di fare come crede, siamo insieme da una vita ed è normale che oggi abbia altre priorità, tra cui la sua accademia. Inoltre ha tre figli e due giocano a tennis, li vorrà seguire. A lui è sempre piaciuto il lavoro di formazione”. Niente polemiche, niente rimpianti, soltanto tanta voglia di giocare a tennis e declinare al passato gli infortuni. Dopo tanti guai, sarebbe il successo più prezioso.