di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Era sbarcata ad Auckland parlando di alzare il trofeo, anche perchè nel continente oceanico non vi era ancora riuscita, e lo ha fatto. Agnieszka Radwanska, leader del seeding e primattrice dell'ASB Classic ($235,000 – cemento), ha conquistato il Wta International neozelandese senza concedere set alle avversarie.
Quattro giochi concessi a Greta Arn e Simona Halep, sei a Elena Vesnina, un doppio tie-break contro Jamie Hampton in semifinale e un periodico 6-4 in finale a Yannina Wickmayer. Ecco il percorso netto di Agnieska Radwanska verso il suo 11° titolo Wta.
Wickmayer, che aveva raggiunto per la terza volta la finale in Nuova Zelanda (vittoria nel 2010 e ko nel 2011) si è dovuta accontentare ancora una volta del ruolo di runner-up. Per la belga, giunta affaticata all'ultimo atto dopo la maratona vinta in semifinale con Mona Barthel (7-6 al terzo), è la sesta sconfitta in 9 finali Wta.
Sorpresa del torneo Jamie Hampton. La statunitense, unica capace di impensierire la futura vincitrice (fallendo anche un set-point con la polacca), è stata in grado di raggiungere le semifinali senza essere inserita nel seeding. Male tre possibili favorite, eliminate prima dei quarti di finale. Già al primo turno Jie Zheng (tds 4) e Sorana Cirstea (tds 5), nella cui sezione di tabellone è emersa proprio Hampton, giustiziera della cinese. Un turno in più per la seconda favorita del ranking, Julia Goerges. Nel main draw neozelandese non vi erano azzurre.
Nel torneo di doppio trionfo per mamma Cara Black in coppia con Anastasia Rodionova. In pausa maternità da Wimbledon 2011, la 33enne africana ha incamerato il 55° titolo Wta di coppia. L'ex numero uno di doppio, che ad aprile aveva dato alla luce il piccolo Lachlan, aggancia al 13° posto Wendy Turnbull) nel ranking delle più vittoriose della specialità.