AUSTRALIAN OPEN: niente big match. Bernard Tomic, infortunato dal principio, si ritira dopo un set contro Rafa Nadal. Ora un altro giovane aussie: Thanasi Kokkinakis.
Esordio semplice per Rafa Nadal: Tomic si è ritirato dopo un set
Di Cosimo Mongelli – 14 gennaio 2014
Doveva essere il match clou di questa seconda giornata, primo della sessione serale, quello tra Rafael Nadal e il giovane padrone di casa, il tanto talentuoso quanto incosciente Bernard Tomic. Match clou non tanto per l'incertezza dell'incontro, che nessuno o quasi si azzarda a mettere in discussione, ma per i fiumi d'inchiostro che ha fatto spendere sin da pochi istanti dopo il sorteggio. Subito si è gridato al complotto contro Rafa e un tabellone creato ad hoc per impedirgli la vittoria finale. Complotto contro diventato improvvisamente a favore nel giro di pochi giorni, quando si è millantato un presunto spostamento di Monfils nel tabellone (papabile avversario dello spagnolo al terzo turno) per un ancora più presunto ritiro di Gilles Simon. Poi sceso regolarmente in campo. Tanta attesa quindi, tanto entusiasmo sugli spalti. E soprattutto tanto caldo, oltre il limite della sopportabilità. Ma sono bastati pochi istanti per capire che c'era qualcosa che non andava. Tomic ha servito per primo e subito accusato dei fastidi già alla fine dello stesso, tenuto comunque senza patemi. Il viso è sofferente e contrariato. Fatica a deambulare. Sembrano crampi, più dovuti alla tensione, o almeno così si spera sugli spalti. Ma i dubbi sono fugati alla fine del terzo game. Dopo aver tenuto a zero il servizio, Bernard chiede di poter uscire dal campo. Il pubblico rumoreggia. Che sia un guaio fisico è ormai assodato, ci si chiede se sia passeggero e possa essere riassorbito con il prosieguo del match.
Si va comunque avanti. Tomic immobile o quasi in risposta, cerca di accorciare al massimo gli scambi quando serve. E sembra riuscirci bene: molti ace e poche occasioni concesse a Rafa. Tutto questo sino al 4 pari. Siamo al traguardo del primo set, ogni occasione concessa può essere fatale e il servizio di Bernard, finora perfetto, comincia a scricchiolare. Concede la prima palla break che lo spagnolo, senza farsi pregare, sfrutta alla perfezione. Rafa chiude il sipario sul set senza alcun problema. Ma il sipario, di lì a poco, si chiude per davvero. Bernard non riesce a continuare, non può continuare. Col volto sofferente quanto dispiaciuto chiede scusa al pubblico, si avvicina al giudice di sedia, abbraccia Rafa. È ritiro. Non vi erano avvisaglie alla vigilia per un epilogo del genere: l'australiano era reduce da un ottimo torneo disputato a Sidney ed era in condizioni fisiche perfette fino a qualche ora prima. Disappunto, nemmeno tanto di facciata, anche nelle parole di Rafa intervistato da Jim Courier. Avrebbe senz'altro preferito giocare di più, per saggiare i campi australiani a due anni di distanza dall'ultimo incontro disputato: “Sono dispiaciuto per Bernard, spero possa recuperare presto. Ho capito fin dall’inizio che aveva dei problemi alla gamba, però serviva in maniera incredibile e non riuscivo a rispondere. E' difficile commentare una partita come questa. Però è emozionante essere di nuovo qui, adoro l'Australia e il suo pubblico”. Al secondo turno Rafa affronterà un altro australiano, il diciasettenne Thanasi Kokkinakis (molto promettente, ottimo servizio e diritto devastante ma che aspettiamo all’esame Nadal): da numero 540 al mondo, ha sconfitto a sorpresa Igor Sijsling.
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