Una class action di un miliardo di dollari è stata depositata contro la società Wilson Sporting Goods. L'hanno promossa "milioni" di tennisti dilettanti, tra cui diversi bambini, vittime di problemi alle braccia (gomito, avambraccio, polso, spalla). I ricorrenti sostengono che Wilson produce racchette con aria iniettata a vuoto, il che avrebbe favorito "centinaia di milioni" di infortuni iniziati nel 1978, subito dopo la creazione del telaio. I ricorrenti sono rappresentati dallo studio legale Ming Hai di New York, e la causa è stata depositata presso la Eastern District Court of New York. (Il numero della pratica è CV12-5577). Richiedono un miliardo di dollari di danni e la riclassificazione delle racchette come "Class B Hazard", ovvero prodotti a rischio infortuni. Si chiede, inoltre, che da oggi le racchette abbiano un'etichetta informativa, soprattutto quando sono pensate per l'utilizzo dei minori. I querelanti sostengono che l'azienda abbia intenzionalmente prodotto le racchette senza avvisare dei possibili effetti collaterali. Secondo l'ITF, tuttavia, circa la metà di tutti i tennisti dilettanti soffre di problemi al gomito.. L'hanno promossa "milioni" di tennisti dilettanti, tra cui diversi bambini, vittime di problemi alle braccia (gomito, avambraccio, polso, spalla). I ricorrenti sostengono che Wilson produce racchette con aria iniettata a vuoto, il che avrebbe favorito "centinaia di milioni" di infortuni iniziati nel 1978, subito dopo la creazione del telaio. I ricorrenti sono rappresentati dallo studio legale Ming Hai di New York, e la causa è stata depositata presso la Eastern District Court of New York. (Il numero della pratica è CV12-5577). Richiedono un miliardo di dollari di danni e la riclassificazione delle racchette come "Class B Hazard", ovvero prodotti a rischio infortuni. Si chiede, inoltre, che da oggi le racchette abbiano un'etichetta informativa, soprattutto quando sono pensate per l'utilizzo dei minori. I querelanti sostengono che l'azienda abbia intenzionalmente prodotto le racchette senza avvisare dei possibili effetti collaterali. Secondo l'ITF, tuttavia, circa la metà di tutti i tennisti dilettanti soffre di problemi al gomito.