Milos Raonic ha sparato una battuta a 249 km/h. Stanotte sarà la sua arma principale per sfidare Federer. Il canadese spiega i segreti del suo servizio.
Milos Raonic ha tirato un servizio a 249 km/h

TennisBest – 13 marzo 2012

 
Milos Raonic è uno dei giovani talenti del circuito ATP. Numero 27 del mondo, quest’anno ha già vinto due tornei (Chennai e San Josè) e raggiunto la finale a Memphis. Nella notte italiana sfiderà Roger Federer al terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells in un match che si preannuncia molto interessante. Il canaedese è famoso anche per il suo servizio-bomba. Lo scorso anno ha tenuto l’88% dei turni di battuta, terzo alle spalle di John Isner e Roger Federer. Insieme al suo avversario di stanotte, ha condiviso il primato di punti vinti con la prima di servizio: il 79%. Durante lo scorso torneo di San Josè, il buon Milos ha sparato un servizio a 155 miglia orarie (249,4 km/h). Velocità siderale, appena inferiore al record mondiale fatto registrare da Ivo Karlovic. Il tutto senza considerare le “prodezze” del francese Albano Olivetti, che nel circuito challenger sta spopolando con i suoi missili. Dopo San Josè, Raonic ha svelato al sito “The Tennis Space” i segreti del suo servizio. Noi ve li riproponiamo. Chissà che non possano servire per migliorare anche il vostro, di servizio.
 
UN BUON EQUILIBRIO MENTALE E UN MOVIMENTO AFFIDABILE
Anche quando ero giovane servivo con il pinpoint. Ho trascorso parecchio tempo concentrandomi su questo e non sulla velocità. E poi credo di avere una buona prospettiva mentale. Mantengo lo stesso ritmo per ogni cosa e sono in grado di servire in tutte le direzioni con lo stesso lancio di palla. Credo che sia molto importante per non dare punti di riferimento.
 
IL LAVORO IN PALESTRA
La velocità cresce gradualmente. Ovviamente sto diventando più forte e robusto, e lavorare su questo aspetto mi aiuta.
 
UNA BUONA GENETICA
Io sono fortunato perché ho una spalla molto forte. Ricordo che a scuola ero forte in tutti i giochi che coinvolgevano la spalla, e questo senza aver fatto alcuna preparazione specifica.
 
IMPARARE DAI MIGLIORI
Il mio idolo è sempre stato Pete Sampras. Mi piaceva il suo stile, il suo controllo del movimento, la capacità di tirare in ogni direzione con lo stesso lancio di palla. Aveva una strepitosa seconda palla di servizio, che gli consentiva di controllare il campo e il ritmo. Avevo sempre la sensazione che il match fosse nelle sue mani, al di là del risultato. Questo è qualcosa su cui ho lavorato e che sto cercando di sviluppare nel miglior modo possibile. Di sicuro Sampras mi ha ispirato nella mia crescita professionale.
 
MANGIARE CARNE ROSSA
La sera prima di ogni match mi mangio una bella bistecca. Posso raggiungere le 160 miglia con il mio servizio? Non lo so, forse. Finchè continuo a ottenere punti gratuiti con il servizio sarò ben felice, e non importa se il servizio andrà a 105 miglia o a 160.


Una montagna di ace contro Tipsarevic