di Gabriele RivaPer
gli appassionati quello di Gianluigi Quinzi non è un nome nuovo
di Gabriele Riva
Per
gli appassionati quello di Gianluigi Quinzi non è un nome nuovo. Anche
se ha solo 12 anni. Nato a Cittadella, Padova, l’1 febbraio 1996, a suon
di risultati ha fatto parlare di sé come di promessa – o di prospetto,
visto che si allena per gran parte dell’anno in America da Bollettieri,
come all’epoca fecero Agassi o Sharapova, per citarne solo un paio – e
adesso si alzano addirittura i toni. C’è già chi lo
paragona a Nadal.
Perché è numero uno della classifica internazionale Eta under 12,
e già
numero 26 di quella under 14, ma soprattutto perché ha vinto il Master
internazionale del Nike Junior Tour (primo italiano di sempre) proprio
come aveva fatto Rafa per tre volte (o ancora la Sharapova in campo femminile,
nel ’99). Lo ha fatto da testa di serie numero 1 del tabellone e senza
perdere neanche un set, insomma un risultato da incorniciare. Un risultato
definito, a ragione, come “L’ultima perla di una stagione
magnifica”
da papà Luca. Un risultato che però, più che a Nadal,
dovrebbe far pensare
al percorso dello spagnolo per arrivare dove è oggi, cioè in
vetta al tennis
dei grandi, anzi dei grandissimi. Che Gianluigi sia come Nadal non è
vero,
e non è giusto calcargli sulle spalle il peso di (nostre) aspettative
simili:
lui è Quinzi e potrà, questo sì, arrivare lassù
dove è arrivato Rafa, lavorando
tanto e lavorando bene, facendo tutti quei sacrifici che vanno fatti e
cha Nadalito stesso (come qualsiasi altro professionista ogni epoca) fece
dai dodici anni in giù e, soprattutto, dai dodici anni in su.
E’ questa la consapevolezza da cui partire.
Che vinca o meno oggi, cosa che fa piacere ma che ha il valore che ha,
ciò che conforta veramente e che fa ben sperare è che Gianluigi
sta facendo
quello che un ragazzo della sua età dovrebbe fare per diventare un
professionista
di primo piano. In America lavora con Bollettieri, in Italia con Piatti.
Due che sanno benissimo di cosa ha bisogno – tecnicamente, fisicamente
e mentalmente – un dodicenne che vuole diventare un campione.
QUINZI AL MASTER NJT
Primo turno: bye. Secondo turno:
Quinzi b. Christian Garin Medone (Cina) 6-2 6-2. Quarti di finale:
Quinzi b. Timothy Kane (Usa) 6-2 7-6; Semifinale: Quinzi b. Philip
Franken (Sudafrica) 6-0 7-6. Finale: Quinzi b Omar Salman
(Belgio) 6-1 1-0 rit.
Effetto Sinner
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