Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Alessandro Terziani
Sullo show court 3 Gianluigi Quinzi, testa di serie n.6, sfida Kile Edmund, n.5, per un posto nella finale di domenica. L'inglese – classe 1995, un anno più di Quinzi – ha disputato, grazie ad una wild card, anche il torneo dei grandi facendo una buona figura al primo turno con Janowicz (2-6 2-6 4-6). Nel ranking Atp Edmund è n.385, Quinzi n.405. E' la quarta volta che si affrontano, 2-1 i precedenti per l'inglese in match sempre combattuti. L'unica volta che un italiano ha raggiunto la finale di Wimbledon Junior è stato nel 1987 con Diego Nargiso che poi vinse anche il titolo contro Stoltenberg.
Si gioca sotto un sole caldo davanti a circa 2.000 sudditi della regina che incitano il loro beniamino. Entrambi i giocatori sono dotati di un ottimo servizio. Edmund è micidiale nell'uno-due, prima di servizio e diritto vincente. Quinzi non mette molte prime, ma quando entrano sono quasi sempre ace o vincenti. Quando l'azzurro riesce a comandare lo scambio l'inglese è in grosso ambasce, non fa male con il rovescio e perde il controllo del diritto.
I primi giochi vengono vinti agevolmente dal giocatore alla battuta. Sul 3-2 Edmund, servizio Quinzi, il marchigiano deve fronteggiare ben tre palle break che annulla con un ace e due lunghi scambi vittoriosi. 3-3. Sventato il pericolo, è Quinzi a procurarsi la chance del break al termine di un altro lungo scambio. Sulla prima dell'inglese, l'azzurro risponde profondo ed inizia lo scambio che costringerà l'avversario all'errore di rovescio. Break, 4-3 Quinzi. L'ottavo gioco è un condensato di emozioni e chance. Quinzi, lotta, corre, sbuffa. Oltre dieci minuti e ben 24 punti giocati con l'azzurro che sventa due pericolose palle del contro break. 5-3 Quinzi che sul 5-4 serve per il primo set. Con un ace si procura due set point. Con una prima vincente chiude la prima frazione di gioco dopo 43 minuti. Un primo set veramente di alto livello.
Nel secondo set, complice il caldo e la stanchezza, cala un po' l'intensità del match ed aumentano gli errori da entrambe le parti. Sull'1-1 Quinzi ha una palla break che non concretizza. Sul 3-3, servizio Edmund, si gioca il game che decide la partita. 15-40 per l'azzurro, due palle break. Edmund annulla la prima palla break con un diritto vincente. Sulla seconda palla break l'inglese mette la prima ma Quinzi è bravo a rispondere profondo ed a conquistare il punto al termine di uno scambio che chiude con un diritto lungo linea vincente. Break e 4-3 Quinzi. Il marchigiano serve quattro prime e sale 5-3. Sul 5-4 serve per il match, Un brutto diritto in rete dell'azzurro concede una palla break ad Edmund. Due prime vincenti portano Quinzi al match point. Un rovescio lungo dell'inglese consegna il match all'azzurro dopo 1 ora e 19 minuti. Quinzi, con le braccia alzate, si distende sull'erba amica. E' in finale, 26 anni anni dopo Diego Nargiso. Domenica affronterà il vincente tra il tedesco Marterer ed il coreano Chung. Il Quinzi di oggi, con il grande carattere mostrato, può puntare al titolo.
Quinzi b. Edmund 6-4 6-4