Il diciannovenne azzurro centra i quarti di finale al Challenger di Napoli, grazie a due vittorie preziose per il morale. La strada intrapresa è quella giusta: ottima la gestione delle situazioni, mentre c’è ancora da lavorare sul piano tecnico.È presto per parlare di promessa ritrovata, ma qualcosa si sta muovendo. Gianluigi Quinzi aveva già acceso qualche spia nelle qualificazioni del Masters 1000 di Miami, con una prova positiva contro Thiemo De Bakker, e sta confermando il trend al ricco Challenger di Napoli. Dopo il 6-1 6-3 rifilato all’esordio allo sloveno Blaz Rola, il 19enne di Porto San Giorgio si è guadagnato i quarti di finale battendo Flavio Cipolla, regolato 7-6 7-5 con una prova generosa, gestita bene dal punto di vista mentale. L’ex top 100 romano non è un avversario facile, grazie a quel tennis labirinto che dà tanto fastidio a chi gioca di ritmo come Gianluigi, e in passato ha fatto vittime illustri, compresi due campioni Slam come Johansson e Roddick. Nel 2013 a Recanati ci rimase intrappolato anche Quinzi, nel primo torneo dopo la sbornia di emozioni di Wimbledon, mentre stavolta è andata bene dopo un match risolto da pochi momenti importanti, tutti favorevoli al più giovane, bravo a convertire tre palle-break su quattro. Nel tie-break del primo parziale l’azzurrino è risalito da 1-4 e ha salvato un set-point, aiutato da un nastro vincente, mentre nel secondo ha prontamente reagito dopo l’iniziale 0-2, iniziando una gara di testa risolta nel dodicesimo gioco. Un aspetto che conta parecchio, specialmente per un giocatore il cui problema principale è nella testa, come lui stesso ha riconosciuto nei giorni scorsi. In questo momento ha bisogno di fiducia, tradotta in vittorie, per oliare quegli ingranaggi che si sono bloccati nel 2014 a causa di una serie di situazioni, dall’addio al coach Eduardo Medica all’esame di maturità e il lungo stop per l’infortunio al polso. Ora che gli intoppi sono alle spalle, e la sintonia col nuovo allenatore Mariano Monachesi pare funzionare, è tempo di ripartire. Ma senza fretta, come sottolineato da papà Luca nell’intervista con TennisBest dello scorso febbraio, perché il ranking al momento è in secondo piano. Quello che conta è recuperare la retta via, per rincorrere un futuro che a diciannove anni è ancora a portata di mano.
 
IN ITALIA ANCHE NELLE PROSSIME SETTIMANE
Tecnicamente ci sono sempre grandi margini di miglioramento, a partire da un servizio che va irrobustito parecchio, anche a costo di ridurre un pochino l’ottima percentuale di prime (77%). La chiave potrebbe essere nel lancio di palla: ora è troppo basso e lo obbliga ad ‘accartocciarsi’ per colpire, togliendogli parecchia potenza. Un miglioramento gli permetterebbe quei preziosi punti gratuiti che al momento arrivano troppo di rado, e anche qualche sforzo in meno nella gestione degli scambi. Rispetto al passato cerca maggiore aggressività, scende di più a rete e da certi angoli sa far male, ma gli manca ancora qualche variazione e un vero e proprio colpo del KO. È vero che Cipolla l’ha obbligato a giocare ogni singolo punto e non colpisce mai una palla uguale alla precedente, ma è vero anche che ha un tennis piuttosto leggero, che Quinzi non è riuscito a sfondare. Se ne potrà capire di più nei quarti di finale di venerdì, contro uno fra l’estone Jurgen Zopp e Marco Cecchinato. Nel frattempo, l’altra buona notizia è che il marchigiano pare aver risolto quella sana allergia all’Italia sviluppata negli anni scorsi, a causa delle eccessive aspettative che lo attendono nei tornei casa, completamente assenti invece all’estero. Lo conferma il primo quarto di finale Challenger lontano dal Sudamerica, ma anche il cambio di programma per i prossimi mesi. Inizialmente, dopo la lunga preparazione in Argentina, sembrava che ‘GQ’ dovesse rimanere a giocare in America, appoggiandosi alla IMG Academy di Bradenton. Invece, la presenza a Napoli non rimarrà un caso isolato, e l’azzurro sarà presto impegnato in altri tre tornei Challenger nello Stivale: Vercelli, Torino e Roma Garden. Come avvenuto sul lungomare di Napoli, anche nelle prossime settimane lo speaker lo presenterà come “ex vincitore del torneo di Wimbledon juniores”. Inizialmente era un onore, poi si è trasformato in un peso. Ma Quinzi non vuole più lasciarsi schiacciare.
 
ATP CHALLENGER NAPOLI – Secondo turno
Gianluigi Quinzi (ITA) b. Flavio Cipolla (ITA) 7-6 7-5