Scatta il trofeo Perrel-Faip, primo evento della stagione italiana. Il baby azzurro era alla presentazione, dove ha incontrato per la prima volta Diego Nargiso.
Gianluigi Quinzi era alla conferenza stampa di presentazione del Trofeo Perrel-Faip
Da Bergamo, Riccardo Bisti – 7 febbraio 2014
La Sala Milano dell’hotel Cristallo Palace di Bergamo ha vissuto un momento storico. Per la prima volta si sono incontrati Diego Nargiso e Gianluigi Quinzi, il campione di Wimbledon junior del 1987 e quello del 2013. La vecchia gloria che – per sua stessa ammissione – ha commesso qualche errore e la giovane promessa che certi errori dovrà evitarli. Quinzi è una delle attrazioni principali del Trofeo Perrel-Faip, che nella mattinata di venerdì ha vissuto il suo primo atto ufficiale, con la tradizionale conferenza stampa di presentazione. Davanti a una sala pressochè gremita, sponsor, autorità e staff tecnico hanno dato il benvenuto alla nona edizione, quasi un record per un evento di questa categoria. “Sarà il torneo degli italiani” ha detto Gabriele Merelli, il fondatore della Olme Sport, società che organizza l’evento sin dal 2006. In effetti, era dalla seconda edizione che non c’erano così tanti italiani nel tabellone principale: ce ne saranno almeno nove (cinque ammessi di diritto più quattro wild card), nella speranza che emerga qualche nome dalle qualificazioni, magari quel Gianluca Mager allenato proprio da Diego Nargiso, e omaggiato di una wild card per il tabellone preliminare. Bergamo opera nel segno della continuità e punta dritto alla decima edizione, che potrebbe essere ancora più ricca. “Sarebbe bello che questa diventi la ‘settimana del tennis’, magari allestendo un villaggio in città che permetta di avvicinare a questo sport anche chi non ha ancora frequentato il torneo” ha detto Danilo Minuti, Assessore allo Sport del Comune di Bergamo. Marco Fermi, direttore del torneo, ha accolto con favore la proposta. “La prenderemo in seria considerazione”. Ma adesso è tempo di pensare a una nona edizione che si preannuncia da record: confermati i punti di forza (animazione, coinvolgimento dei giovani grazie a un accordo con le scuole, interazione con il Comune di Alzano Lombardo), il plus arriva dall’entry list.
Oltre agli italiani (oltre a Quinzi, c’è grande attesa per Bolelli, Cipolla e Cecchinato), ci sarà il simpatico tedesco di origine giamaicana Dustin Brown, il finalista della passata edizione Jan Lennard Struff e il bosniaco Damir Dzumhur, grande sorpresa al recente Australian Open. “Vorrei sottolineare la presenza nelle qualificazioni di Karol Beck, ex top-40 ATP e vincitore di questo torneo nel 2010. Attualmente non ha una classifica sufficiente per giocare in tabellone, ma pur di esserci ha scelto di giocare le qualificazioni. Davvero un bel gesto” ha detto Marco Fermi. Grande soddisfazione per i due title sponsor, Gabriele Magoni di Perrel e Giuseppe Magoni di FAIP, giunti al terzo anno di partnership. “Di sicuro andremo avanti ancora un anno, ma non escludiamo di prolungare ulteriormente la collaborazione. A Bergamo c’è tanta voglia di tennis – dice Gabriele Magoni – si parla tanto di questo torneo, anche perché gli organizzatori fanno davvero un ottimo lavoro. Un evento del genere mette un moto centinaia di collaboratori”. Giuseppe Magoni si è augurato che il tennis possa fare come lo sci, che sull’onda di Alberto Tomba costruì tantissimi atleti. “Spero che Quinzi possa rappresentare per questo sport tutto quello che ha fatto Tomba per lo sci”. “Faremo tutti il tifo per questo watusso!” ha chiuso Gabriele Magoni, alludendo a un divertito Quinzi, che ha assistito in prima fila con accanto il coach Eduardo Medica e il già citato Diego Nargiso. Ancora una volta, la Olme Sport ha deciso di offrire l’ingresso gratuito. “E ci stiamo aprendo, con profitto, a tutte le strutture della provincia”.
A chiudere, Nargiso ha ringraziato gli organizzatori per la possibilità offerta a tanti giocatori italiani, che grazie a tornei come questo possono raccogliere punti importanti e fare esperienze di alto livello. “Ai miei tempi, per raccogliere qualche punto, bisognava giocare i circuiti satellite, composti da quattro tornei…adesso i futures e i challenger offrono grandi possibilità e sono il trampolino di lancio ideale. Da direttore del challenger di Napoli, diedi wild card a gente come Juan Carlos Ferrero, Marat Safin e Felix Mantilla, tutti diventati grandi campioni. Auguro a Bergamo di poter fare altrettanto, e a Gianluigi Quinzi di avere una carriera dieci, cento volte migliore della mia. Io commisi degli errori che mi hanno fatto perdere di di vista la realtà, quindi gli consiglio di rimanere con il suo staff, quelli che lo conoscono e gli vogliono bene per davvero”. Sul piano tecnico, l’ultima wild card per il tabellone principale è andata al bergamasco Andrea Falgheri, mentre gli inviti per le qualificazioni hanno un forte sapore bergamasco: Lorenzo Carera, Claudio Scatizzi e il giovanissimo Filippo Mora. Invitati anche Gianluca Mager, l’ucraino Sergei Bubka, rientrato da poco dopo il gravissimo incidente di un anno e mezzo fa (cascò dal quarto piano di una casa a Parigi), e l’italocroato Viktor Galovic, che dopo la grande esperienza dell’anno scorso non è riuscito a confermarsi. Tuttavia, avrà la chance di rinascere proprio da Bergamo.
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