È John Isner il primo finalista del Masters 1000 di Miami. Una finale meritata, la quarta nell'elite del circuito. Una finale arrivata a coronamento di una semifinale, quella contro Juan Martin Del Potro, giocata in maniera perfetta, a tratti sublime. Una finale inaspettata, dopo un inizio di stagione a dir poco disastroso, in cui aveva raccolto una sola vittoria (un turno passato a Delray Beach): per il resto soltanto uscite al primo turno, Australian Open compreso. La partita ha visto un solo e unico protagonista in campo. Il primo set è scorso via facile facile, per l'americano. 6-1 in mezz'ora scarsa, condito da 19 vincenti e un 87 % di punti con la prima di servizio. Al cospetto di un desolante zero nella casellina dei colpi vincenti da parte di Del Potro. Ma non è stato solo il servizio, oggi, a funzionare per John. Vincenti di dritto, di rovescio, discese a rete spesso andate a buon fine. Del Potro non ha avuto l'ombra di un occasione. Non arriva mai nemmeno ai vantaggi, sul servizio dell'americano. Dopo la parentesi infausta del primo set, Juan Martin pare dare segni di vita nel secondo. E se in risposta non vede quasi mai la pallina, almeno inizia a tenere a distanza Isner nei turni di servizio. Il pubblico, silente e rassegnato durante il primo parziale, comincia a farsi rumoroso, sin troppo rumoroso, al limite dello scorretto.
TIE-BREAK DA INCORNICIARE
L'americano scuote la testa ma non si fa innervosire, pare inattaccabile. Anzi, quando il traguardo si comincia ad intravedere all'orizzonte ricomincia a rispolverare le armi. Le prime avvisaglie sul 4 pari: Delpo salva una velenosissima palla break con il servizio e si tira fuori da una buca profondissima. Ma la sentenza è solo rimandata. L'inevitabile tie-break mette in mostra un Isner eccezionale, anche più di quello visto nel primo set. A partire dal minibreak, ottenuto con una deliziosa volèe di dritto. Passando per due spaventosi ace e quindi il match point, o meglio quattro di fila, ottenuti con un rovescio da fondo campo che fulmina e trapassa il malcapitato Juan Martin. Non aspetta nemmeno di andarsi a prendere l'agognato punto al servizio, John. Ma decide di finire la partita con un'altra, sublime, volèe a rete. Una deliziosa ciliegina sulla torta che riassume perfettamente il leitmotiv di questa semifinale. Davvero poco da rimpiangere, per Del Potro. Dopo la vittoria a Indian Wells, questa semifinale è comunque un tassello importante per il resto della stagione, anche se adesso si fermerà per qualche settimana: lo rivedremo soltanto a ridosso del Roland Garros. A parte la stanchezza di Del Potro, in pochi avrebbero saputo arginare la carica odierna di John Isner. Per il gigante del North Carolina è la 25esima finale in carriera. Ed è forse la prima seria opportunità di mettere in bacheca un torneo di prestigio, dopo i dodici 250 già intascati. Chiunque sia il suo avversario in finale, il ritrovato Zverev o il sempre bistrattato Carreno Busta.
ATP MASTERS 1000 MIAMI – Semifinale
John Isner (USA) b. Juan Martin Del Potro (ARG) 6-1 7-6