di Giorgio Spalluto
Patrick McEnroe non poteva chiedere di meglio al torneo di Memphis. Il capitano non giocatore del team statunitense ha ricevuto, infatti, le risposte che si attendeva da Sam Querrey e John Isner, coloro che, in contumacia di Roddick e Blake, rappresenteranno il team USA in Coppa Davis tra poco meno di 2 settimane nella proibitiva trasferta serba. La superficie approntata da Djokovic & Co. sarà decisamente diversa da quella del “Regions Morgan Keegan Championships”, secondo Atp500 della stagione che ha visto sfidarsi in finale i due lungagnoni statunitensi. Curiosamente Sam e John non si erano mai affrontati prima dell’ultimo atto del torneo del Tennessee, che rimarrà negli annali come la più alta finale di sempre: 206 cm per Isner, 198 per Querrey.
Non c’era bisogno di consultare il parere di chissà quale esperto per preconizzare il tiro al piccione che avrebbero scatenato le rispettive artiglierie. Querrey, che pure aveva subito un solo break durante l’intera settimana, è tra i due colui che rischia maggiormente di capitolare nei primi 2 set, conclusisi entrambi al tiebreak. Nel 10° gioco del 1° parziale commette 3 errori gratuiti che regalano a Isner 2 palle break, coincidenti con altrettanti setpoint. L’ex campione NCAA 2007 con l’Università della Georgia, manca entrambe le occasioni, attaccando in maniera poco convinta su 2 seconde non impossibili di Sam che, però, poco più tardi, è costretto a cedere comunque il primo parziale, dopo un sanguinoso errore di dritto in apertura di tiebreak che regala il minibreak decisivo all’avversario.
Stesso epilogo nel secondo set, con Querrey che, come nel primo set, è l’unico giocatore a dover fronteggiare palle break. Anche il tiebreak sembra dipanarsi come quello del primo parziale, con Isner che scappa via in apertura portandosi sul 5-2, con l’opportunità, quindi, di “servire” per il match sull’eventuale 5-4.
Un po’ di braccino (comodo dritto affondato da Isner in rete sul 5-3) e un po’ di sfortuna (2 prime fuori di un niente sul 5-4 e sul 5-5), portano Isner, non solo a perdere il minibreak di vantaggio, ma a cedere di schianto il tiebreak per 7 a 5. Sulle ali dell’entusiasmo Sam, che nei primi 2 set non era mai riuscito a impensierire l’avversario al servizio, ottiene nel 3° gioco il primo break dell’incontro che taglia definitivamente le gambe a un Isner ancora sconcertato per la conclusione del set precedente. Deluso e incapace di reagire, Isner cede una seconda volta la battuta proprio nel game finale, ponendo fine alla sua lenta agonia.
Per Querrey si tratta del 3° titolo in carriera dopo quelli conquistati sempre sul suolo americano, a Las Vegas (2008) e a Los Angeles (2009), lui che lo scorso anno raggiunse ben 5 finali. Non si assisteva a un epilogo tutto a stelle e strisce a Memphis da ben 7 anni, allorquando Taylor Dent sconfisse Andy Roddick. Proprio quest’ultimo, facendosi estromettere nei quarti da Querrey, ha involontariamente voluto lasciare il proscenio a coloro che lo sostituiranno in Coppa Davis. Per prepararsi meglio alla trasferta in Serbia, sia Sam che John si trasferiranno armi e bagagli ad Acapulco per riprendere un po’ di dimestichezza con quella terra battuta tradizionalmente a loro sfavorevole.
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Gli highlights della finale