…nell'ultima settimana di tennis. Dalle escandescenze di Sergio Giorgi al servizio di Sara Errani, passando per il talento di Dimitrov e il comportamento del pubblico romano.

Di Lorenzo Cazzaniga – 20 maggio 2014

 
1. La vicenda meno edificante è certamente quella di Sergio Giorgi che in due conferenze stampa si è scagliato contro il nostro Riccardo Bisti, "reo" di aver condotto un'inchiesta su cui altri colleghi hanno referito glissare. Quel gentleman di Giorgi gli si è avventato contro, riempiendo di insulti Bisti ma dimenticandosi di illustrarci la sua versione dei fatti che abbiamo più volte richiesto. Dice che potrebbe concederci un'intervista per spiegare il tutto. Personalmente ne dubito, ma vi terremo informati.

2. Credo che questo sia davvero l'anno buono per Nole Djokovic di vincere Roland Garros. 

3. Rafa è apparso in crescita rispetto alle prestazioni di Monte Carlo e Madrid, ma tra lui e Nole al 100% vince (quasi) sempre il serbo. Contro Nole, Nadal ha due handicap: 1) Djokovic è il giocatore che più di ogni altro riesce a chiuderlo nell'angolo del rovescio, dove lo spagnolo diventa un giocatore normale. 2) L'uncino di Nadal fa il solletico al rovescio di Djokovic e Rafa non serve abbastanza bene per riuscire a prendere il campo con i colpi di inizio gioco. In cosa possono sperare i tifosi di Nadal? Beh, nessuno sa tirarsi fuori dai guai come lui, grazie ad uno spirito di abnegazione che non ha rivali nella storia del tennis, una qualità che dovrebbe suscitare viva ammirazione e che qualcuno si limita a definire sospetta.

4. Andreas Seppi ha subíto due incomprensibili quanto decisivi time violation nel suo match perso al terzo set contro Tommy Haas. Ora, visto che Nadal viaggia costantemente sopra il limite consentito senza subire quasi mai penalità, come si può pretendere che gli altri giocatori accettino delle sanzioni se, per una volta, sgarrano di trenta secondi? 

 
5. Anche quest'anno il ristorante più gettonato è stata la Taverna Trilussa a Trastevere: nelle tre serate che ho passato lì, mi sono imbattuto in Federer (con standing ovation quando si è alzato), Tsonga, Wawrinka, Haas ("Prego, prima tu che hai un rovescio migliore!), Stepanek, una Ivanovic con tacco 12 e pantalone di pelle aderente, ma soprattutto uno dei miei idoli da ragazzino: Ramesh Krishnan. (P.s. Non si vede più Nadal, a parte le due racchette che ha lasciato appese; anzi in un tweet ha indicato nel Tamerici il suo ristorante romano preferito. Che i proprietari di Trilussa siano diventati troppo intimi della famiglia Federer per i gusti dei Nadal?).

6. Perché Sara Errani sul rosso resta una top 5? Perché nessuna sa difendersi come lei, per velocità di gambe ma soprattutto per la "mano" che mostra nei recuperi. Chi arriva in scivolata e riesce a giocare un back stretto oppure a giocare una smorzata in avanzamento? E poi paga un pò meno quel servizio da 3.4 che si ritrova, anche col nuovo movimento.



7. Uno dei punti più belli della settimana, by Andy Murray

8. Guardare Grigor Dimitrov è pura gioia per gli occhi degli esteti del tennis. Però quel "simpaticone" di Rasheed poteva pensare ad una tattica meno suicida contro Nadal. Comunque, In Grigor We Trust, e soprattutto We Hope.

9. L'atmosfera del Foro italico è unica, ma se vuole ottenere uno status alla Indian Wells-Miami come ha chiesto il Presidente Binaghi, dovrebbe avere un tetto sul Centrale, una SuperTennis Arena che non si regga su tubi innocenti e infrastrutture (anche quelle banali come bagni, sicurezza all'entrata e negli stand, eccetera eccetera) certamente più adeguati.

 
10. Il Presidente Binaghi ha reso omaggio ad un pubblico appassionato e competente, lo stesso che una giocatrice equilibrata come la Pennetta ha definito "un pubblico che ti esalta quando vinci ma che ti affossa quando perdi", che poi invece sono quelli i momenti in cui un giocatore vorrebbe essere sostenuto. Un pubblico numeroso ma non sempre così competente e sportivo, paragonabile a quello di Madrid, non esattamente un complimento. E quando hanno chiesto al Presidente Coni, Giovanni Malagò cosa ne pensasse dei fischi a Fognini ha iniziato a parlare delle finali degli Anni 80…