…nell'ultima settimana di tennis. Anche le vecchie glorie si dilettano con il selfie. Il bel tennis di Taylor Townsend sarà al Roland Garros. La discutibile classifica di FHM…e i buoni pasto di Berlocq.

Di Lorenzo Cazzaniga – 5 maggio 2014

 
1. Il selfie della settimana… Data l’età dei fuoriclasse immortalati, normale che abbiano tutti lo sguardo di chi si sta chiedendo cosa diavolo gli hanno chiesto di fare…
 
 
2. A guardare il centrale di Madrid, mi pare una Cajata Magica. I palchi a bordocampo che tanto devono piacere a Ion Tiriac, che adora il corporate business, fanno sembrare lo stadio sempre mezzo vuoto. L’architetto non arriva alla sufficienza.
 
 
3. Un tempo acquistavo sempre FHM quando c’era l’inserto sulle 100 donne più sexy del mondo: mi incuriosiva sapere in che posizione era finita Anna Kournikova. Ora che quello spazio è stato assegnato a Laura Robson (Laura Robson!) non vale la manciata di sterline che tiravo fuori.
 
4. Una volta, quando Camporese o Gaudenzi, Furlan o Volandri, arrivavano in finale in un torneo ATP si gridava al mezzo miracolo. Ora c’è soprattutto delusione per la sconfitta in finale a Monaco di Baviera di Fabio Fognini (terza finale del 2014, con una vittoria, top 10 nella Race 2014). E’ questa la nuova dimensione di Fabio e va accettata come un grande complimento.
 
5. In tanti hanno accusato Martin Klizan per il suo atteggiamento non troppo sportivo, visto che il malessere che dice di aver accusato già nel primo set non gli ha certo impedito di tirar fucilate per tutta la partita, nonostante si accasciasse moribondo dopo ogni winner. Non sono d’accordo: nel tennis dilettantistico (quello dei club, per intenderci) dovrebbe regnare la sportività assoluta (e spesso manca…), ma nel tennis professionistico (come in tanti apprezzati mestieri) è giusto sfruttare tutto ciò che il regolamento consente. Detto questo, Klizan non vincerà mai lo Sportmanship Award e Brad Gilbert potrebbe aver trovato un nuovo soggetto da aggiungere al suo Winning Ugly

 
6. Ho conosciuto Carlos Berlocq nell’anno in cui ho diretto il Challenger di Lugano (era il 2007): chiedeva un paio di buoni pasto aggiuntivi per offrire il pranzo alla madre senza dover accedere al suo portafogli, spesso vuoto. Per questo mi fa particolarmente piacere ogni volta che vince. Figuriamoci una finale contro un top 10 come Tomas Berdych.
 
7. Dovremmo tutti tifare per Dominic Thiem, se ci piace il bel tennis. E, ancor di più nel femminile, per Taylor Townsend, reduce da due vittorie ITF negli ultimi 15 giorni che le sono valse anche una wild card nel main draw di Roland Garros.
 
8. Nessuno più di Simone Bolelli meriterebbe di tornare al top del suo livello. Le due vittorie challenger sono un buon viatico ma i tornei ATP sono tutt’altra cosa. Ma coach Rianna è una garanzia.
 
9. Ho avuto il piacere di testare la nuova Babolat Play. E’ davvero una rivoluzione nel mondo dell’attrezzo? Sì, può diventarlo. E comunque la strada per il tennis connected è ormai tracciata.
 
10. R.I.P. Elena