Nell’ultima settimana di tennis. Dalla Giorgi a Monte Carlo, passando per il record di squadre italiane e un’idea strampalata.

Di Lorenzo Cazzaniga – 14 aprile 2014



1. Fenomeno o bluff? Ho cominciato così, un pezzo scritto su Camila Giorgi per Sport Week, il settimanale della Gazzetta dello Sport. Certo che, seppur ancora a tratti, l’impressione è che si tratti di un vero fenomeno. Ha una seconda palla inferiore solo a Serena Williams (e i doppi falli adesso non fioccano più), una rapidità di piedi pazzesca, accelerazioni che ti lasciano a tre metri dalla palla e nessuna paura. Resta il dubbio della guida tecnica: papà Sergio sarà il mentore perfetto oppure colui che rischia di affossarne il talento?
 
2. Post scriptum: la mamma della Giorgi deve aver sbagliato le misure del vestitino che disegna per la figlia…
 
3. Sorry mister Ellison e senza nulla volere ai Masters 1000 sul cemento americano, ma il fascino della terra rossa è paragonabile solo a quello dell’erba londinese. E Monte Carlo è la cornice ideale per cominciare.
 
4. E tanto per ricordarvi il fascino dell’erba londinese…
 
5. 12.018. Il numero (record) di squadre iscritte ai Campionati a squadre in Italia, di qualsiasi livello. Circa un 10% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (11.097) e già superiore all’intero 2013 (11.939). L’ennesimo dato che conferma la crescita del tennis in Italia.
 
6. E a proposito di (ottimi) numeri italiani, ecco la situazione della disponibilità di biglietti per gli Internazionali d’Italia: tutto esaurito da mercoledì in poi. Altro indice molto positivo.
 
7. Un collega del Guardian, Barry Glendenning, ha scritto un articolo in cui si auspica l’abolizione del secondo servizio, che a suo dire è solo “la ricompensa di un errore, una perdita di tempo e l’obbligo di vedere più a lungo Rafael Nadal asciugarsi la faccia, sistemarsi la bandana e tirarsi fuori i pantaloncini dal sedere”. Prova anche, il buon Barry, a mettere insieme qualche statistica per spiegare il suo pensiero. Farebbe prima a prenotare un campo e andare a giocare un paio di set per rendersi conto della cazz… che ha scritto.
 
8. Una volta era il primo avversario tennistico della vita, ora è scomparso dai nostri circoli e dalle nostre abitudini. Roger Federer ci ha ricordato che giocare contro il muro è un grande allenamento.
 
9. Brava giulia Gatto Monticone che è volata a Kuala Lumpur e si è qualificata per il torneo WTA, dimostrando che con un po’ di coraggio si possono raggiungere ottimi risultati.
 
10. Se avete ancora dei dubbi se cambiare la vostra vecchia (vecchia) racchetta, ascoltate Michale Chang: “Se giocassi adesso, la prima cosa che cambierei è l’attrezzatura. Con quella che usavo io, non sarei certamente competitivo. Le racchette e le corde attuali permettono di colpire forte e con grande precisione. Anche nel Champions Tour, nessuno di noi usa più gli attrezzi di quando eravamo nel tour pro ma sfruttiamo le nuove tecnologie”. E così dovreste fare anche voi, rimanendo sempre al passo con i tempi.
 
11. Aaah, il rovescio a una mano…