nell’ultima settimana di tennis. Da Wawrinka e Federer a Fabio Fognini, FINO ai pappagalli del Forte Village

Di Lorenzo Cazzaniga – 22 aprile 2014

 
1. Il tweet della settimana… 
 
 

2. Si è parlato molto dell’atteggiamento di Fabio Fognini a Monte Carlo. Un commento di Aldo Grasso ha meritato perfino la prima pagina del Corriere della Sera: una carezza e uno schiaffo: «… il tennis moderno ha bisogno di questi sregolati per vincere la noia e le mazzolate da fondo campo. Assicurano lo spettacolo, a loro spese. ‘Io ci metto la faccia’, ama ripetere Fabio. Inutile metterci la faccia quando perdi la testa». Gli atteggiamenti eccessivi vanno sempre condannati, ma al contempo speriamo di non dover ammirare solo mezzi robotici che colpiscono palline su un campo da tennis.
 
3. Ho grande ammirazione per l’abnegazione al lavoro di Sara Errani. Ma è misterioso come non sia riuscita a crearsi un movimento di servizio decoroso. Vista contro la Kvitova, il suo saque mi pare perfino peggiorato, se possibile.
 
4. Sono molto legato al tennis israeliano, per via di un bel reportage di qualche anno fa e dell’amicizia con la famiglia Kakhshouri, la stessa che fu costretta a spostare il torneo da Tel Aviv a Tashkent, quindi a Bangkok. A settembre, a Tel Aviv tornerà un torneo ATP: non mancherò.
 
5. Wawrinka non solo ha vinto uno Slam e un Masters 1000, ma è primo nella Race (la classifica che tiene conto dei soli risultati di questa stagione) e ha un record di sei vittorie e zero sconfitte contro i top 10 nel 2014…
 
6. Post scriptum: a proposito di Race, Fabio Fognini resiste tra i Masters al numero 8. Niente male…
 
7. La vittoria di Stanimal a Monte Carlo ha ridotto a tre la categoria di giocatori capaci di vincere uno Slam ma non un Masters 1000: Gaston Gaudio (e passi…), Yevgeny Kafelnikov e Juan Martin Del Potro.
 
8. Gioia Barbieri batte la numero 40 del mondo (Pironkova) nelle quali di Stoccarda. Ho l’impressione che Giorgio Galimberti sia un ottimo coach e un grande motivatore. Quello che serve a certe giocatrici dall’ottimo potenziale (la Barbieri è tra queste) per convincersi che le top 50 non giocano un altro sport. Tutt’altro.
 
9. Volete le Nike “Agassi” di cui abbiamo parlato e non le trovate più sul sito del colosso americano? Andate da Brian and Barry in San Babila, a Milano. Con 161 euro in tasca.
 
10. A colpi di retweet (sic) ci è arrivata la notizia sull’accoppiamento di pappagalli durante un torneo Futures al Forte Village che ha costretto gli organizzatori a cambiare la programmazione su vari campi. Notizia curiosa, che forse non valeva la querelle (chiamiamola così…) sull’appartenenza dello scoop. O forse mi sono mangiato le mani per averne mancato un altro la scorsa estate quando, sempre al Forte Village, lo stesso pappagallo era stato inseguito fin sui campi dopo aver sbeccato una Maserati. In realtà, la faccenda mi ha richiamato alla mente un altro fatto: quando Sports Illustrated (il più importante settimanale sportivo del mondo) si è occupato della nota vicenda-Giorgi (con tanto di accuse pesanti), solo il nostro Riccardo Bisti si è preso l’onere di chiamare gli accusatori e approfondire una questione piuttosto grave e che riguardava la nostra miglior giocatrice del prossimo decennio. Nessun quotidiano e nessuna canale televisivo si è premurato di dar notizia della faccenda. Già, meglio occuparsi di pappagalli.
 
11. Et voilà… 
 


QUELLO CHE ABBIAMO IMPARATO….(1)