Per due volte in poche settimane, il taiwanese ha giocato (e perso) due match dove l’andamento delle quote scommesse è stato piuttosto sospetto. Nettamente favorito della vigilia, ha perso entrambe le volte. Ma sembra che i mercati se ne fossero accorti prima…  Non abbiamo ancora assorbito lo stupore per l’incredibile andamento della partita tra Agustin Velotti e Denys Molchanov al challenger di Dallas, che è già tempo di analizzare altri match dalle quote quantomeno sospette. E stavolta c’è un comune denominatore: Jimmy Wang. Il taiwanese, tornato a su buoni livelli dopo un lunghissimo stop, è stato protagonista di due partite quantomeno sospette ai tornei challenger di Maui e Morelos. Da giovane è stato molto forte, finalista sia all’Australian Open che allo Us Open. Da professionista non ha combinato granchè. O meglio, è stato tra i top-100 nel 2006, poi aveva smesso salvo poi tornare qualche anno fa fino a raggiungerli di nuovo (o quasi). Oggi è numero 128 ATP, ma le sue ultime partite destano grosse preoccupazioni. Il sito Sport DW li ha analizzati ed è molto interessante seguire i loro ragionamenti.
 
ALLE HAWAII VINCE JENKINS
Cominciamo dal torneo di Maui, dove il 22 gennaio 2014 (dunque lo scorso anno) il taiwanese ha affrontato l’americano Jarmere Jenkins, peraltro ammesso in tabellone come lucky loser. Numero 173 contro numero 342 ATP. Partita anonima, anche perchè in quei giorni gli occhi erano tutti puntati su Melbourne Park. Wang era decisamente favorito. Sul noto bookmaker Pinnacle, il suo successo era dato a 1.50 contro il 2.64 di Jenkins. Una dozzina di ore più tardi, ancora prima che il match iniziasse, le quote si erano sostanzialmente ribaltate: 1.40 per Jenkins e 3 per Wang. Il tutto senza motivi apparenti. Sport DW ha verificato anche lo storico scommesse di Betfair. Non c’erano cifre impressionanti, ma comunque molto superiori rispetto alla media di un match di un torneo challenger. Gli scommettitori avevano abbinato quasi 20.000 sterline contro le 2.000 “tipiche” per un evento del genere. Di queste, 14.000 erano favorevoli a Jenkins. Curiosamente, sono state effettuate soltanto 163 puntate, segno che le singole giocate erano abbastanza sostanziose. Durante la partita sono stati abbinati 65.000 sterline su Jenkins contro le 5.000 su Wang. Ovviamente si è imposto l’americano, che non ha dovuto fronteggiare neanche una palla break. Ciò che ha colpito gli esperti, più che il movimento di denaro durante la partita, è stato quello prima del match. Come se qualcuno sapesse in anticipo che Wang avrebbe perso.
 
IN MESSICO TUTTI PER LAPENTTI
Il taiwanese è tornato protagonista questa settimana all’evento messicano di Morelos. Le immagini che provengono dagli streaming mostrano un circolo un po’ spartano, con poche tribune e ancor meno pubblico. Wang era impegnato contro Giovanni Lapentti, ex n.110 ATP che ha trovato la forza di riprendere dopo uno stop di due anni. Su Pinnacle, la quota iniziale vedeva Wang quotato 1.43 contro il 2.85 di Lapentti. In altre parole, aveva il doppio delle chance di vittoria. Tuttavia, pochi minuti prima della partita, c’è stato un movimento decisamente anomale. In in singolo balzo, la quota di Lapentti è volata da 2.72 a 1.99. Affinchè succeda una cosa del genere in una botta sola, deve esserci un forte movimento di denaro. In realtà, quando i due hanno giocato il primo scambio, la quota dell’ecuadoriano è salita a 2.35. Il sospetto che sia successo qualcosa di strano è alimentato dai movimenti durante il match. La quota di Lapentti è schizzata da 3.75 a 2.25 e non è quasi mai tornata al livello iniziale, nemmeno quando è andato sotto di un break nel primo set. E poi, sul 5-5 e 15-30 del primo set, la quota di Lapentti è scesa a 1.22, addirittura 1.03 per la conquista del primo set. Come se qualcuno fosse certo che il primo parziale sarebbe andato al fratello minore di Nicolas. E circa 14.000 sterline abbinate sul set betting di un torneo challenger è una cifra assolutamente inedita. Dopo aver vinto il primo set, la quota di Lapentti è scesa a 1.10. A fine partita, vinta dall’ecuadoriano, erano state abbinate oltre 150.000 sterline, quasi tutte a suo favore. Gli esperti sostengono che questi indizi non sono sufficienti a parlare di match combinato, ma sicuramente legittimano più di un sospetto. Forse Wang aveva qualche problema fisico, poichè ha chiesto l’intervento del trainer in avvio di secondo set. In questo caso, tuttavia, è possibile che qualcuno lo sapesse ancor prima del match.
 
STARANNO INDAGANDO IN SILENZIO?
In entrambe le partite c’è stata la netta sensazione che i movimenti di denaro anticipassero chi avrebbe vinto. Il fatto che per due volte sia coinvolto lo stesso giocatore alimenta i sospetti. La vicenda di Velotti-Molchanov ha avuto risonanza internazionale, anche perchè il video della partita parlava abbastanza chiaro. Tuttavia, in questo, momento, non ci sono indicazioni su indagini da parte di ATP o Tennis Integrity Unit, anche se quest’ultima opera sempre nella massima riservatezza. La speranza è che qualcosa si stia muovendo sotto traccia, perchè il fenomeno sta assumendo proporzioni molto pericolose. Ascoltando quello che si dice in giro per il tour, soprattutto nei tornei minori, il fenomeno sarebb molto (ma molto) più diffuso di quel che sembra.