Vi sveliamo alcune modifiche al regolamento WTA 2015, passate un po' sottotraccia. Le top-10 potranno giocare un torneo International in più. Quelle multe per chi gioca la Fed Cup…

Di Riccardo Bisti – 7 gennaio 2015

 

Il tennis sembra ogni anno uguale, almeno sul piano delle regole. Invece, magari sottotraccia, ogni anno cambia sempre qualcosa. ATP, ITF e WTA hanno i loro “rulebooks” e spesso ci sono aggiustamenti che non vengono comunicati. Nel 2015, ITF e ATP hanno optato per un certo immobilismo. Ben diversa la situazione nel circuito WTA. E allora, dopo avervi illustrato i cambiamenti nel regolamento antidoping, vi spieghiamo cosa cambierà nel circuito femminile del 2015. Il cambiamento più grande riguarderà le norme di ammissione delle top-10 ai tornei di categoria “International”. Fino all'anno scorso, le migliori avevano una forte limitazione: ne potevano giocare soltanto due, uno prima e uno dopo Wimbledon. Dal 2015, tuttavia, potranno giocarne tre. Vediamo cosa dicono esattamente le regole: le giocatrici che hanno chiuso il 2014 tra le top-10 e hanno giocato tutti i tornei obbligatori, più tutte le nuove top-10 del 2015, potranno giocare un terzo torneo International alle seguenti condizioni.

  • Al momento dell'iscrizione (regolare o tramite wild card) dovranno aver già giocato i due International previsti e due tornei Premier 700.

  • Al momento dell'iscrizione (regolare o tramite wild card) nel terzo torneo International, non dovranno essere iscritte altre top-10 oppure non più di una se il torneo ha aumentato il montepremi a 500.000 dollari secondo la nuova policy dei tornei International, in vigore dal 1 gennaio 2015.

  • La giocatrice non gioca più di due tornei International in ogni metà dell'anno. In altre parole, con la stagione divisa in due parti (prima e dopo Wimbledon), lo schema di partecipazione ai tornei International deve essere 1+2 o 2+1, mentre non sarà possibile fare 0+3 o 3+0.

  • Se una giocatrice gioca due tornei International in una fase dell'anno e zero nell'altra metà, non avrà la possibilità di giocare un terzo torneo International nella stagione successiva (a meno che non sia stata vittima di un lungo stop per infortunio). Ci sarà il divieto di partecipare a un terzo International se la giocatrice non avrà rispettato gli obblighi verso i tornei Premier, ovvero giocare almeno otto tornei tra i Premier Mandatory e i Premier Five.

La regola è macchinosa, ma avrà effetti benefici per tutti. Gli organizzatori dei tornei potranno avere almeno una top-10, così come il pubblico. E le giocatrici potranno programmarsi con più libertà. Prendiamo Petra Kvitova: in questi giorni, la ceca sta giocando a Shenzhen e avrebbe già esaurito il bonus di tornei International nel primo semestre. Invece, grazie alla nuova regola potrà partecipare al neonato Sparta Praga Open di fine aprile. Nel 2013, Agnieszka Radwanska non potè giocare nella sua Polonia, a Katowice, perchè aveva partecipato ad Auckland. Adesso, invece, potrà farlo.


GIOCHI IN FED CUP? OCCHIO…

Negli ultimi anni si sono intensificati gli attriti tra WTA e ITF, in particolare sull'argomento della Fed Cup. Le parti non hanno rinnovato l'accordo sul calendario, e Stacey Allaster ha ipotizzato la nascita di un campionato per nazioni organizzato dalla WTA, separato dalla Fed Cup. La vicenda non resta in ambito politico, ma può colpire anche le giocatrici. La polemica con l'ITF, infatti, si è estesa anche ai regolamenti. Sono state approvate alcune sanzioni per le giocatrici che saltano un torneo WTA per aver partecipato a un evento non WTA, Fed Cup compresa. Se una tennista non arriva in tempo al suo match di primo turno, oppure è costretta al forfait perchè ha giocato in Fed Cup, è soggetta alle multe per i forfait “ritardati”. Le sanzioni variano dai 1.250 dollari per una giocatrice fuori dalle top-50 che salta un torneo International fino ai 75.000 per una top-3 che rinuncia a un Premier Mandatory o Premier Five. Le varie tipologie di multa sono spiegate nello schema qui sotto. Chissà se saranno sufficienti incentivi per trascurare la Fed Cup. Difficile, soprattutto nell'anno che precede le Olimpiadi.

 

ITF: I PUNTI ARRIVANO SUBITO

C'è poi un'interessante novità nelle “General Rules”, relativa agli eventuali ritardi nei tornei ITF. Se un torneo ITF da 50.000 dollari di montepremi (o maggiore) non termina entra la mezzanotte della domenica (ma secondo il fuso orario della costa est americana), le due finaliste otterranno subito i punti relativi alla finale, mentre i punti extra per la vincitrice saranno assegnati nella settimana successiva. Si tratta di un cambiamento che incentiva le giocatrici a giocare i tornei WTA. Regalando subito i punti anche se il torneo non è terminato, è presumibile che la classifica migliori e potrà quindi ci si potrà iscrivere a un torneo WTA in più. In effetti, il cavillo tutela le giocatrici in ascesa. L'ultimo cambiamento con una certa importanza riguarda gli Special Ranking destinati alle giocatrici reduce da uno stop per infortunio. In passato, la classifica protetta (quella che avevano al momento dell'infortunio) poteva essere utilizzata per otto tornei, tra cui uno Slam. Dal 2015, invece, tra gli otto tornei 'protetti' ci saranno anche due Slam. Di certo è un buon modo per dare una mano alle giocatrici più sfortunate.